Temi civili protagonisti degli spettacoli di marzo della stagione di prosa del Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia
Dall’accoglienza alla libertà, dall’affermazione della propria identità all’amore inteso nelle sue sfaccettature più intime, cinque gli spettacoli di prosa dedicati ad altrettanti
temi civili mai così attuali come nella quotidianità del contemporaneo.
Dal 5 al 26 marzo, in scena nel Nuovo Teatro Comunale “La Nave Dolce”, “Nebula”, “Spezzato è il cuore della bellezza”, “La stanza di Agnese” e “Spaidermen”, nell’ambito della stagione di
prosa 2022/2023 dal titolo Lo stato dell’Arte organizzata in collaborazione con il
Comune di Ruvo di Puglia.
Domenica 5 – domenica 26 marzo, ore 20.30
Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia (Via S. Pertini)
C’è il tema dello sbarco e dell’accoglienza dei migranti sulle nostre coste, che scotta oggi così come trentadue anni fa; c’è quello del sogno della libertà, dell’affermazione di un’orgogliosa identità, delle emozioni e del bagaglio di vissuto personale con cui ciascuno si relaziona al mondo e all’altro. E poi c’è l’amore, indagato tra le sue pieghe più tormentate e dolorose, al fianco del quale si cresce e ci si rispecchia.
Sono i temi civili al centro della drammaturgia del contemporaneo, protagonisti, nel Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, del mese di marzo della stagione di
prosa 2022/2023 dal titolo Lo stato dell’Arte, organizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale. E così, nel corso dell’intero mese, cinque spettacoli – uno per ciascuna domenica, più un appuntamento infrasettimanale nella Giornata internazionale dedicata ai diritti delle donne – daranno voce attraverso l’arte del teatro e della danza alle tematiche al centro dell’attuale dibattito politico, sociale e culturale, oggetto di quelle primavere dove a sbocciare, oltre ai fiori, sono i diritti.
Si Parte domenica 5 marzo alle ore 20.30 con La nave dolce, prodotta da Tib Teatro, regia di Daniela Nicosia, con Massimiliano di Corato. Vincitore del Premio Gigi Dall’Aglio al Festival Teatrale della Resistenza, Reggio Emilia, nel 2021, lo spettacolo racconta la storica giornata dell’8 agosto del 1991, in cui la città di Bari ha accolto l’arrivo di 20mila albanesi giunti in porto tramite l’ormai famosa nave Vlora. Una narrazione che si fa triplice, attraverso la voce di un giovane albanese che si mette in viaggio, di un barese che accoglie e, infine, di un bambino che assiste all’impresa. Un’unica storia, fatta di fuga e di sogni, di desideri e pulsioni di libertà. Una storia che vive ancora sulla pelle di chi l’ha vissuta.
Mercoledì 8 marzo, poi, sarà la volta dell’appuntamento infrasettimanale che, alle 20.30, vedrà in scena Nebula, prodotta dalla compagnia La luna nel letto in collaborazione con la Scuola di Danza Artinscena, con l’interpretazione di Annarita De Michele, la voce narrante di Maria Pascale, le coreografie e la regia di Julie Anne Stanzak. Un racconto etereo, in cui la nuvola sembra dar contorno, forma, all’infinità del cielo: il mondo-dentro guarda il mondo-fuori. Ogni cosa si riflette in qualcos’altro e, in questa continua riflessione, perde parti di sé e ne acquista altre.
Spezzato è il cuore della bellezza è il titolo del terzo spettacolo della rassegna, una produzione Piccola Compagnia Dammacco, con Serena Balivo e Erica Galante, in programma per domenica 12 marzo alle ore 20.30: La pièce racconta la storia di un triangolo amoroso “lui, lei, l’altra” e, tramite i frammenti e le immagini di questa storia, offre allo spettatore uno sguardo sull’amore nelle sue pieghe dolorose e tormentate, attraverso la convivenza di tragedia e umorismo. In scena, Serena Balivo dà corpo e voce alle due donne protagoniste della storia e accanto a lei appare, interpretata da Erica Galante, la figura muta dell’uomo al centro del triangolo amoroso in uno scenario onirico.
Domenica 19 marzo, alle 20.30, in scena La stanza di Agnese, prodotto da Meridiani Perduti Teatro, di e con Sara Bevilacqua. La storia è quella di Agnese Piraino Leto, vedova del compianto magistrato Paolo Borsellino, che nel 2010, segnata dalla malattia, ripercorre i ricordi di una vita a partire dalla telefonata dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Dalla sua infanzia all’incontro con Paolo a Mazzara del Vallo, Agnese narra la sua crescita al fianco di suo marito e la scoperta di una Palermo diversa, meno luccicante di quella a cui era abituata, ma forse più bella anche se disgraziata, passando attraverso i primi anni di matrimonio e la nascita dei figli.
A concludere il ciclo sarà, domenica 26 marzo alle 20.30, Spaidermen di e con Giacomo di Mase, spettacolo di narrazione per un solo attore, scritto per tutti i bambini “invisibili”, per tutti gli adolescenti in cerca della propria identità. Un racconto fatto di chiaroscuri e grigi, di ironia e profondità: Spaidermen è amore e speranza per un futuro migliore, ma consapevole della realtà.
1° Spettacolo
LA NAVE DOLCE
Domenica 5 marzo ore 20.30, Nuovo Teatro Comunale Ruvo di Puglia (Via S. Pertini)
Produzione Tib Teatro
Testo e regia Daniela Nicosia
Con Massimiliano Di Corato
Scene Bruno Soriato
Aiuto regia Vassilij Gianmaria Mangheras
Disegno luci e suono Paolo Pellicciari
Scenotecnico Théo Longuemare
Spettacolo vincitore del Premio “Gigi Dall’Aglio” al Festival Teatrale della Resistenza, Reggio Emilia, nel 2021.
Tre voci – quella di chi si mette in viaggio, quella di chi accoglie, quella di chi guarda – e una storia. Tre punti di vista: un giovane albanese, un barese, un bambino a testimoniare un evento che ha mutato per sempre la storia dell’immigrazione.
8 agosto 1991, nel porto di Bari attracca la nave Vlora carica di ventimila albanesi. 20.000 persone che arrivano, in un sol colpo, sono un paese intero. E un paese interno non lo si può rispedire a casa come fosse un pacco mal recapitato. Da un lato le autorità governative che vogliono quei ventimila rinchiusi, tutti insieme, nello stadio cittadino trasformato da luogo di incontro in anfiteatro di una assurda lotta per la sopravvivenza, mentre gli elicotteri controllano dall’alto. Dall’altro la comunità di Bari, che accoglie anche a suon di paste al forno e focacce raccolte tra le famiglie! Una vicenda esemplare che apre lo sguardo sul panorama politico europeo degli anni ’90, sulle ferite ancora aperte. Questa ritrova oggi piena attualità. È una storia che parla di mare e di una nave presa d’assalto. È una storia di fuga e di sogni. È una storia di desideri e pulsioni di libertà. È una storia che vive ancora sulla pelle di chi l’ha vissuta.
Costi
Intero 12,00 Euro
Ridotto (fino ai 16 anni) 8,00 Euro
Info e biglietti
Botteghino del Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia
Ogni giorno dalle 18.30 alle 20.30, o prima di ogni spettacolo
Tel. 080 360 3114
Redazione