“๐‹โ€™๐ข๐จ ๐ž ๐ข๐ฅ ๐ง๐จ๐ข: ๐ข๐ฅ ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐š๐ญ๐จ ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐ซ๐ž๐ฅ๐š๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž”. ๐”๐ฆ๐›๐ž๐ซ๐ญ๐จ ๐†๐š๐ฅ๐ข๐ฆ๐›๐ž๐ซ๐ญ๐ข ๐š ๐Œ๐ž๐ฅ๐ž๐ง๐๐ฎ๐ ๐ง๐จ ๐ข๐ฅ ๐Ÿ๐Ÿ– ๐š๐ ๐จ๐ฌ๐ญ๐จ

0
71

Umberto Galimbertiโ€œLโ€™io e il noi: il primato della relazioneโ€

28 agostoPiazza Pertini Ore 20.30

 

 

Dice Umberto Galimberti: ยซMolte personeย concepiscono l’amore in maniera possessiva. Mia moglie, mio marito…togliete questi possessivi. Non c’รจ niente di vostro, l’altro รจ un altro. Anche i matrimoni possono essere possibili solo se partono dal concetto che Lei o Lui รจ un altro. Ciascuno di noi รจ il riflesso dello sguardo dell’altro.

Oggi ci si lamenta dell’egoismo, del narcisismo, ma chi ha messo il seme del primato dell’individuo rispetto alla comunitร ?

La condizione elementare e fondamentale per continuare a vivere si chiama amore. Lโ€™aveva detto bene Freud: la vita funziona se qualcuno ci ama. Noi viviamo finchรฉ cโ€™รจ qualcuno che ci ama: sono convinto che molte persone anziane โ€˜se ne vannoโ€™ perchรฉ nessuno le ama piรน.

Lโ€™amore รจ la categoria della vita ma comporta una condizione di gratuitร : oggi mancano le condizioni dellโ€™amore perchรฉ โ€“ in prevalenza dellโ€™interesse come valore โ€“ย  la gratuitร  viene derisa e vista con sufficienza, come qualcosa di patetico.

Lโ€™amore รจ prevalentemente vissuto oggi come passione, come fatto transitorio: nel nostro tempo si รจ sviluppato un concetto terrificante di libertร , dove libertร  non รจ facoltร  di compiere delle scelte ma come โ€˜revocabilitร โ€™ di tutte le scelte (sono incinta, abortisco, non amo piรน questโ€™uomo quindi divorzio ecc.).

Che biografie si costruiscono, che amori si consolidano? Paradossalmente aggiungerei una noticina: oggi non รจ importante rendere facili i divorzi ma bisognerebbe rendere difficilissimi i matrimoni.

Bisogna che la gente capisca che lโ€™amore รจ unโ€™opera dโ€™arte, รจ scoprire il segreto dellโ€™altro, essendone curioso, nella sua continua cangianzaยป.

 

Questo il tema della conferenza che terrร  Umberto Galimberti il 28 agosto a Melendugno, alle ore 20.30 in piazza Pertini.

 

 

Filosofo, psicoanalista e docente universitario italiano, รจ attualmente professore ordinario di filosofia della storia presso lโ€™Universitร  di Venezia. Dal 1985 รจ membro ordinario dell’International Association of Analytical Psychology.

Allievo di Karl Jaspers durante alcuni soggiorni in Germania, ne ha tradotto in italiano le opere. Ha dedicato anche alcuni studi a Edmund Husserl e a Martin Heidegger. Dal 1995 collabora con il quotidiano “La Repubblica”.

Tra le sue opere ricordiamo: “Heidegger, Jaspers e il tramonto dellโ€™Occidente” (1975), “Il corpo” (1983), “Psiche e tecne. Lโ€™uomo nellโ€™etร  della tecnica” (1998), “Gli equivoci dellโ€™anima” (1999), “Orme del sacro” (2000), “L’ospite inquietante” (2007), “La morte dell’agire e il primato del fare nell’etร  della tecnica” (2009), “I miti del nostro tempo” (2009), “La disposizione dell’amicizia e la possessione dell’amore” (2016), “Il libro delle emozioni” (2021), “L’etica del viandante” (2023) e “Le grandi domande. Filosofia per giovani menti” (2024).

redazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ufficio Stampa Dr.ssa VALENTINA VANTAGGIATO

Cell. 339 2261678 – comunicazione@comune.melendugno.le.it

 

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.