TERRA ROSSA
PRESENTATO IN CONFERENZA STAMPA
IL PRIMO FESTIVAL DI NARRAZIONE IN VALLE D’ITRIA
IN PROGRAMMA DAL 20 AL 22 AGOSTO 2021 A CEGLIE MESSAPICA
Si è svolta stamane, mercoledì 18 giugno, presso il Comune di Ceglie Messapica, la conferenza stampa di presentazione della IV edizione di Teatro Madre Festival
Terra Rossaè un sogno inseguito da tanto tempo che si fa corpo e diventa reale: è il primo festival dedicato esclusivamente alla narrazione del Sud Italia. E forse non è un caso che il sogno si faccia vero proprio in questo anno così particolare. La narrazione è arte antica e necessità profonda dell’essere umano: dare forma di storia all’esperienza vissuta, per comprendere e dare ordine a quanto accade, conservarne la memoria, creare senso di appartenenza. Nel cerchio del racconto l’individuo entra a fare parte della comunità e la comunità si riconosce composta dagli individui: si costruisce un ponte tra generazioni e culture, tra memoria del passato e presente, tra mondi lontani e “il qui e ora” dell’atto del narrare, tra “l’altro da me e l’io”.
“Abbiamo scelto due luoghi ‘simbolo’ della Città: “i 4 Paret” (in Via Paolo Chirulli nel centro storico) e “Sobb’ Asile (alla fontanella di Via Alfieri nella parte ottocentesca della città, alle spalle del teatro) con l’intento di trasformarli per tre giorni in territori del racconto, con il desiderio di gettare le fondamenta per la costruzione di un luogo accogliente in cui gli spettatori, gli artisti ospiti e gli abitanti di Ceglie possano coltivare il senso dell’incontro attraverso la parola poiché, come scrivevano Carlo Levi e Tommaso Fiore, le parole sono pietre, e noi siamo formiche di Puglia capaci di intrecciare muretti di memoria e parole resistenti agli urti del tempo”.
È questo quanto emerso dalla conferenza stampa, svoltasi stamane, mercoledì 18 agosto, presso il Comune di Ceglie Messapica, in cui è stato presentato il ricco calendario di spettacoli dal vivo della I edizione di Terra Rossa – Festival di Narrazione in Valle d’Itria.
Alla conferenza stampa erano presenti Angelo Palmisano, Sindaco del Comune di Ceglie Messapica, Antonello Laveneziana, Ass.re alle Politiche Culturali di Ceglie Messapica, Enrico Messina e Daria Paolettacondirettori artistici di Terra Rossa Festival.
15 gli spettacoli di narrazione che si susseguiranno, a ritmo ininterrotto, venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 agosto. Si inaugura, appunto, venerdì 20, ore 19.30, (spazio 1: Sobb’ Asile) con Enrico Vezzelli che, in “Armando lettere (r)esistenti”, con la poesia leggera del clown sceglie di raccontare ai bambini l’orrore della guerra, l’ingiustizia della tirannia e la possibilità di ribellarsi alla dittatura,attraverso le lettere scritte da suo padre Mario al nonno Armando. Alle 21.30 (spazio 2: Vico III Paolo Chirulli), Nunzia Antonino racconterà in “Lenor” la straordinaria figura di Eleonora Pimentel Fonseca, poetessa, scrittrice, tra le prime donne giornaliste in Europa, tra i principali protagonisti della rivoluzione partenopea. Alle 22.30 (spazio 1), Giuseppe Ciciriello accompagnato dalla fisarmonica di Piero Santoro aprirà il ciclo delle trilogia dedicata ai grandi poemi dell’antichità con Iliade. Si continua sabato 21 agosto, con la replica alle 18.30 (spazio 2), di “Armando lettere (r)esistenti”; alle ore 20.00 (spazio 1) sarà la volta di Francesca Camilla D’Amico con “RaccontaStorie”, un progetto che nasce per raccogliere e diffondere storie che appartengono alla tradizione orale e per tessere insieme memoria collettiva attraverso la narrazione. In contemporanea (h. 20 spazio 2), Fabrizio Pallara catturerà i più piccoli con “Fiabe da tavolo”, sei fiabe che viaggiano in 6 valigie che verranno evocate con oggetti, suoni, racconti e immaginazioni. Si continua alle 21.30(spazio 1) con “Torno Subito”: Sara Bevilacqua, accompagnata dalla voce di Daniele Guarini e dal piano di Daniele Bove, narrerà la storia di una giovane modista brindisina, una piccola favola piena di bellezza, mentre intorno l’Europa brucia sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale. Allo spazio 2, alla stessa ora (h. 21.30),Gaetano Colella racconterà in “Icaro Caduto” il complesso e delicato rapporto che lega un figlio al padre: la storia è nota, Icaro precipita in mare dopo essere fuggito dal labirinto, meno noto è quel che accadde dopo. Alle 22.45(spazio 1), secondo appuntamento conGiuseppe Ciciriello e Piero Santoro in “Odissea”. Sempre alle 22.45 (spazio 2), Rossana Farinati narrerà in “Nascimenti” il racconto del mito greco dell’origine dell’universo che s’intreccia con la nascita di un bambino.
Domenica 22 agosto, a chiudere la prima edizione di Terra Rossa Festival, 5 spettacoli imperdibili: si inizia alle 18.30 (spazio 2), con “Una storia che non sta né in cielo e né in terra” con Daria Paoletta: ispirato allaSposa Sirena, antica leggenda tarantina, il racconto è un viaggio immaginifico dentro la vita di un paese di mare della Puglia, in tempi lontani, in cui vive e cresce l’amore difficile, forse troppo giovane, di Marionna e Cataldo. Alle 20, allo spazio 1, ritornano le “Fiabe da tavolo” di Fabrizio Pallara, mentre alle 21.30, sempre “Sobb’ Asile” sarà ospite del festival Massimo Giordano con “La Guerra di Rocco”: la storia di un ragazzo salentino con un forte ritardo psichico, lo scemo del villaggio a cui tutti vogliono bene, Rocco, che per un evidente erroreviene arruolato tra le file dell’esercito italiano nel 1915. Contemporaneamente, allo spazio 2, Giuseppe Ciciriello, Piero Santoro, questa volta insieme aFerdinando Filomeno, chiuderanno la trilogia della narrazione epica antica con “Eneide”. A chiudere la prima edizione di Terra Rossa, domenica 22 agosto, h. 22.45 (Spazio 2), la replica di “Nascimenti” con Rossana Farinati.
I posti per ciascun spettacolo sono limitati (50). Il biglietto, simbolico, per ciascun spettacolo è di 5 euro. Previsti due tipi di abbonamenti: 6 spettacoli (25 euro) o 10 spettacoli (35 euro).
La prenotazione è obbligatoria al +39 389 265 6069. In alternativa sarà possibile acquistare i biglietti su vivaticket.it
Si accede muniti di Green Pass.
Terra Rossa è il frutto di questi lunghi mesi di restrizioni, in cui il Teatro Comunale di Ceglie Messapica, pur essendo chiuso, era vivo e spazio di creatività. È un progetto di Armamaxa/PagineBiancheTeatro, per la direzione artistica di Enrico Messina e Daria Paoletta e sostenuto dall’amministrazione comunale di Ceglie Messapica e dalla Fondazione Puglia.
redazione