L’ospedale Fallacare di Triggiano beneficerà dei 10 milioni di euro dei fondi comunitari FESR 2014-2020. Ieri è è stato firmato, dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il sindaco di Triggiano Antonio Donatelli e il direttore generale della Asl Ba, Antonio Sanguedolce, il protocollo d’intesa per la riconversione del presidio ospedaliero “Fallacara” in presidio post-acuzie.
“Con questa firma nasce il nuovo ospedale Fallacara – ha detto il presidente Emiliano – che sarà ancora più grande e offrirà maggiori servizi rispetto al passato”.
L’incontro è stato voluto dalla triggianese consigliera regionale Anita Maurodinoia. Tra i presenti il presidente del Consiglio comunale Rino Milillo, i consiglieri Michele Cascarano e Marco Madio, il dirigente di sezione del dipartimento protezione della salute dott. Giovanni Campobasso e la dott.ssa Fornelli.
“Sento di dover ringraziare in qualità di Triggianese, -dichiara Anita Maurodinoia- il Sindaco Antonio Donatelli, che gli va riconosciuto il merito di essersi battuto con forza e convinzione e, un grazie particolare al mio presidente Michele Emiliano, non solo da parte mia, ma da tutti i miei concittadini che hanno avuto modo di constatare la sua piena disponibilità a recepire suggerimenti, proposte e anche critiche, per una riorganizzazione dei servizi sanitari che presuppone un cambiamento culturale che passa attraverso il superamento del vecchio ed oneroso modello di sanità che vorrebbe in ogni paese un ospedale”.
“Quindi – continua la Maurodinoia- nel ringraziare il dottor Sanguedolce, il dottor Campobasso e tutti coloro, che nel corso dei vari anni si sono occupati del nostro ospedale, ritengo che oggi il Fallacara abbia tutte le carte in regola per poter decollare e tornare a splendere come nel passato per le sue attività. E tra queste, c’è n’è una alla quale sono particolarmente legata come mamma: mi riferisco al Centro risvegli, uno dei tre previsti in Puglia. Si tratta di una struttura d’eccellenza a fianco delle famiglie colpite dal coma e dallo stato vegetativo in seguito, prevalentemente ad incidenti stradali” che per il suo alto fine nobile, rappresenta per noi triggianesi un motivo di vanto e di orgoglio”.
Antonio Carbonara