DAL 18 AL 20 LUGLIO LO SPETTACOLO “CORE MEU” IN PIAZZA DUOMO A LECCE. PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA IN SCENA LA CREAZIONE ORIGINALE DEL COREOGRAFO JEAN-CHRISTOPHE MAILLOT. SUL PALCO LA DANZA DELLA COMPAGNIE LES BALLETS DE MONTE CARLO INCONTRA LA MUSICA DI ANTONIO CASTRIGNANÒ & TARANTA SOUNDS.
IN PLATEA CI SARÀ ANCHE CAROLINA DI MONACO: PROPRIO DALLA PASSIONE DELLA PRINCIPESSA PER LA MUSICA DI CASTRIGNANÒ, SCELTO NEL 2015 PER SUONARE AL MATRIMONIO DEL FIGLIO PIER CASIRAGHI CON BEATRICE BORROMEO, È SCATURITO L’INCONTRO CON JEAN-CHRISTOPHE MAILLOT CHE HA PORTATO ALLA NASCITA DI QUESTO SPETTACOLO CHE A OTTOBRE APPRODERÀ ANCHE A CUBA.
Prevendite attive su TicketMaster.com
ArtWork | Palazzo dell’Antico Seminario (Piazza Duomo) – Lecce
ArtWork | Palazzo Scarciglia (via Giuseppe Libertini 34) – Lecce
Biglietti disponibili al botteghino nei giorni dello spettacolo
Tutto pronto in Piazza Duomo a Lecce per la prima italiana di “Core Meu”: giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 luglio (ore 21:30 – ingresso 35|45|52 euro + dp) in scena lo spettacolo nato dall’incontro tra la danza classica della Compagnie Les Ballets de Monte Carlo e la musica tradizionale di Antonio Castrignanò & Taranta Sounds. La creazione originale del coreografo Jean-Christophe Maillot, direttore artistico dell’importante compagnia del Principato di Monaco fondata nel 1985, con i costumi di Salvador Mateu Andujar, evoca trance e sacrificio. Per il week end è stata annunciata anche la presenza a Lecce di Carolina di Monaco: proprio dalla passione della Principessa per la musica di Castrignanò, scelto nel 2015 per suonare al matrimonio del figlio Pier Casiraghi con Beatrice Borromeo, è scaturito l’incontro con il coreografo Maillot che ha portato a questo spettacolo che, dopo tante repliche e dopo aver rappresentato il Principato all’Expo Dubai 2020, a ottobre approderà anche a Cuba.Dopo un primo travolgente esperimento nel 2017 che coinvolse nelle danze un pubblico di circa 30mila persone e l’esordio ufficiale nel 2019 al Grimaldi Forum di Monaco, “Core meu” fonde la tecnica “sulle punte” e la pizzica trasportando lo spettatore al centro del mar Mediterraneo. Circa cinquanta ballerine e ballerini provenienti da 18 Paesi di tutto il Mondo si muoveranno al ritmo incessante e viscerale del tamburello, evocando le origini dell’antica danza popolare, usata, fino allo sfinimento, come rimedio contro l’ipotetico e metaforico morso della tarantola. L’amore, il desiderio e la morte sono temi che Maillot ha esplorato nel corso della sua quarantennale carriera. Né classico né contemporaneo, concepisce infatti la danza come un dialogo in cui la tradizione, l’avanguardia e altri linguaggi artistici non si escludono più a vicenda. Il coreografo rielabora, ancora una volta, il registro accademico per allinearlo ai tempi, alle preoccupazioni e alle emozioni contemporanee.
Emozioni che prendono vita anche grazie alla musica di Antonio Castrignanò che accompagna le evoluzioni di danzatrici e danzatori in un’esperienza altamente viscerale ed esaltante. Affiancato da Rocco Nigro (fisarmonica), Luigi Marra (voce, violino e mandolino), Maurizio Pellizzari (chitarre), Marco Schiavone (violoncello), Giuseppe Spedicato (basso), Giovanni Emanuele Gelao (zampogna e fiati), Davide Chiarelli (batteria e percussioni) e Guglielmo Dimidri (ingegnere del suono), con la partecipazione del pianista e direttore d’orchestra Eliseo Castrignanò, il musicista e cantante salentino proporrà un repertorio di canti originali e tradizionali tra i quali Sufi, Core meu, Respiri di pizzica, Beddha ci dormi, Fomenta, Corri e Tremula terra e molti altri. Punto di riferimento e volto noto della riscoperta tradizione musicale del Salento, per sedici edizioni voce e tamburo della “Notte della Taranta”, si è esibito su palchi e festival di grande prestigio, nazionale ed internazionale, e ha suonato e collaborato con, tra gli altri, Stewart Copeland, Mauro Pagani, Ludovico Einaudi, Giuliano Sangiorgi, Enzo Avitabile, Fanfare Ciocarlia, Sona Jobarteh, The Chieftains, Ballaké Sissoko, Mercan Dede, Sud Sound System, Caparezza. Con l’orecchio attento agli stilemi del passato e la curiosità di chi vuole vivere la contemporaneità accettando le sfide, Castrignanò porta nella sua terra anche questa nuova esperienza.
Core Meu, dedicato a Maurice Béjart, rivoluzionario e innovativo danzatore e coreografo francese scomparso nel 2007, alterna sensualità ed estasi fisica. Un crescendo che propone una nuova interpretazione di questa danza tradizionale, infonde alla danza classica nuove prospettive e culmina in un finale dionisiaco dopo il quale ballerine e ballerini cadono come un corpo solo.
L’evento è organizzato da Ponderosa Music&Art, Beatmi, Gente di Terra con il sostegno del Ministero della Cultura in collaborazione con il Principato di Monaco e la Regione Puglia, il patrocinio del Comune di Lecce e la fondamentale sinergia con ArtWork, Arcidiocesi di Lecce e Fondazione Splendor Fidei.
Le prevendite sono ancora disponibili nel circuito TicketMaster e negli info point Artwork (Palazzo dell’Antico Seminario in Piazza Duomo e Palazzo Scarciglia in via Libertini) e saranno anche al botteghino nelle tre serate dell’evento.
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