Si intitola «America, America» il concerto con il quale prosegue la ventinovesima stagione concertistica del Collegium Musicum, diretta artisticamente dal maestro Rino Marrone: l’appuntamento è martedì 22 ottobre, alle 20,30, al Teatro Abeliano di Bari (via Padre Kolbe, 3), con il recital solistico di un pianista di grande fama internazionale come Emanuele Arciuli. La serata sarà impreziosita dagli interventi e dai dialoghi del critico musicale Alceste Ayroldi, che converserà con lo stesso Arciuli sul rapporto fra classica e jazz, sul postminimalismo e le sue contaminazioni, con esempi e digressioni musicali, da Bill Evans a Jaco Pastorious, da Kyle Gann a Lou Reed, da Herbie Hancock a Chick Corea.
Info e prenotazioni: 340.499.38.26. Biglietti a 12 euro (intero), 9 euro (ridotto per over 65, studenti e disabili).
Il noto musicologo americano Joseph Horowitz ha scritto di Emanuele Arciuli: «Pur non essendo americano, Arciuli possiede il repertorio americano più vasto e variegato di qualsiasi pianista che io conosca, probabilmente di qualsiasi pianista mai conosciuto».
Ma il pianista barese non si ferma alla musica d’Oltreoceano. Con un repertorio che spazia da Bach alle pagine del nostro tempo, Arciuli è ospite regolare di festival, orchestre ed istituzioni musicali tra le più prestigiose a livello internazionale. Tra le altre: OSN della Rai, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Petruzzelli di Bari, Rotterdam Philharmonic, MDR Lipsia, Brucknerorchester Linz, Filarmonica di San Pietroburgo, Indianapolis Symphony Orchestra, Amici della Musica di Firenze, Unione Musicale di Torino, IUC di Roma, Bologna Festival, Biennale di Venezia, MITO, Wien Modern, Berliner Festwochen, RedCats di Los Angeles.
Inoltre, collabora con direttori d’orchestra quali Roberto Abbado, John Axelrod, Andrei Boreyko, Dennis Russell Davies, Diego Fasolis, Wayne Marshall, James MacMillan, Pinchas Steinberg, Juraj Valchua. Si esibisce regolarmente anche con l’attrice Sonia Bergamasco. A proprio agio nel repertorio solistico con orchestra, in recital e in ambito cameristico, Emanuele Arciuli è considerato tra i massimi interpreti della musica del XX e XXI secolo, con particolare riferimento ai compositori statunitensi; sono più di cinquanta le pagine composte per lui da autori come George Crumb, Milton Babbitt, Frederic Rzewski, Michael Nyman, Michael Daugherty, John Luther Adams.
Molti dei suoi progetti discografici sono dedicati ad autori americani: da ricordare sono certamente «Round Midnight – Homage to Thelonious Monk» (Stradivarius) acclamato dalla critica internazionale, e «Walk in Beauty» (Innova Recording) una ricca antologia di musica americana che ha ottenuto una nomination ai Grammy Award, dopo quella già ricevuta per il CD dedicato a Crumb. Ha pubblicato diversi libri, fra cui «Musica per pianoforte degli Stati Uniti» (Edt), «La bellezza della Nuova Musica» (Dedalo) e «Viaggio in America» (Curci).
Incide per Stradivarius, Chandos, Innova, Wergo, Neuma, Naxos e altre etichette. Nel 2011 gli è stato conferito il premio della critica musicale italiana “Franco Abbiati” come miglior solista dell’anno. Dal settembre 2023 è accademico effettivo di Santa Cecilia. È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio “Piccinni” di Bari, insegna all’Accademia di Pinerolo dove coordina il biennio postgraduate di pianoforte contemporaneo, ed è professore ospite in numerose Università americane.
Redazione