Duemilaventi battute per entrare a far parte della nuova Agenda di Teatri di Bari. Al via la nuova edizione del contest letterario del Consorzio Tric – Teatri di Bari, riservato agli under 35, dal titolo 2020 battute per un anno di teatro.
I partecipanti dovranno inviare un racconto di 2020 battute a partire dall’incipit realizzato dallo scrittore Nabil Bey, voce dei Radiodervish. Il concorso letterario vuole essere un invito a farsi suggestionare; un monito ad appassionarsi al teatro e alla scrittura e a trovare una nuova linfa in un tempo di passaggio quale quello che stiamo vivendo.
I testi saranno selezionati da una giuria Teatri di Bari, e il vincitore aprirà l’Agenda 2020 di Teatri di Bari, che sarà presentata in un apposito incontro. L’autore del testo scelto riceverà inoltre un abbonamento valido per tutti gli spettacoli della Stagione di prosa 2019/2020 in programma nei teatri Kismet di Bari, Radar di Monopoli e Cittadella degli artisti di Molfetta.
I testi dovranno essere inviati come allegato in formato word all’indirizzo promozione@teatridibari.it riportando nome, cognome, anno e luogo di nascita, numero di telefono e indirizzo mail dell’autore. La scadenza del concorso è fissata alle ore 12 del 3 dicembre 2019. Per informazioni si può chiamare il numero 080 5797667 o inviare una mail a promozione@teatridibari.it. Tutti i dettagli sul sito www.teatridibari.it.
L’INCIPIT DI NABIL
Di seguito l’incipit da cui dovranno partire i partecipanti al contest:Layla, studentessa di medicina appartenente alla seconda generazione di immigrati maghrebini, era scesa nelle strade della capitale per protestare come tanti altri giovani del paese. Il fazzoletto che le copriva il naso e la bocca la proteggeva dal fumo tossico dei copertoni incendiati. Federico invece era un musicista, veniva da una città del sud e si era unito anche lui ai comitati di protesta contro la corruzione degli apparati di stato, l’ingiustizia sociale e l’aumento delle tasse. La sua città aveva subito un forte spopolamento, riducendosi quasi a una città fantasma, in seguito alla mancata attuazione del piano di conversione industriale del polo siderurgico, che nel secolo scorso ne aveva compromesso gravemente la vivibilità a causa dell’inquinamento atmosferico.
Layla e Federico quella sera erano nell’avamposto dei manifestanti. Nonostante la tensione intorno, durante la movimentata giornata di contestazioni, si erano scambiati più volte sguardi colmi di dolcezza. Ora, a fine giornata, un momento di relativa calma procurò finalmente a Federico lo slancio e l’intraprendenza per avvicinarsi e cercare un contatto con Layla. Tentando di vincere la sua timidezza, decise di rivolgersi a lei con la frase di un famoso romanzo giallo: “A che punto è la notte?”, disse. Lei, sorpresa, non riuscì e trattenere il sorriso, si liberò dal fazzoletto svelando il suo graziosissimo volto e rispose: …
Ufficio stampa Teatri di Bari
Redazione