Un fenomeno in crescita quello delle persone scomparse. Sono 52.990 dal 1974 al 31 dicembre 2017 (9.380 sono italiani e 43.610 stranieri).
È quanto emerge dalla XVIII relazione semestrale presentata giorni fa a Roma al Viminale dal sottosegretario all’Interno Domenico Manzione e dal Commissario straordinario per le persone scomparse uscente Vittorio Piscitelli. Presente anche il nuovo Commissario straordinario Mario Papa.
«E’ un dato strutturale in crescita perché legato, nel nostro paese, al dramma dell’immigrazione» ha sottolineato il sottosegretario ricordando che l’ufficio del Commissario straordinario, istituito il 31 luglio 2007, è un modello italiano che opera anche sul fronte internazionale.
In questi dieci anni di attività della struttura, ha spiegato il Commissario, lo sforzo più grande è stato quello di stimolare la consapevolezza nelle istituzioni, nelle prefetture e Forze dell’ordine della necessità di occuparsi” del problema degli scomparsi non solo come dato ma innanzitutto come “fattore umano”.
Soddisfacenti – continua la relazione – i risultati, concretizzati nell’emanazione, nel novembre del 2012, della legge 203, con il consolidamento dei piani provinciali delle prefetture, grazie ai quali sono state rintracciate il 70% delle persone scomparse.
Tra le buone pratiche anche a livello internazionale c’è il Registro nazionale dei cadaveri non identificati (RI.SC). Il sistema, al quale si è ispirato anche il Messico, permette un confronto incrociato tra schede ante mortem, compilate dalle Forze dell’ordine sulla base della denuncia di scomparsa e quelle post mortem, redatte dai consulenti tecnici e medici legali che effettuano l’autopsia sui corpi rinvenuti (dal sito del Ministero degli Interni).
In Puglia le persone scomparse sono 3932 al 31 dicembre 2017, mentre al 30 giugno del 2017 erano 3737. Sono 55 i cadaveri non identificati in Puglia, di cui 28 recuperati in mare, 1 in fiume e 26 altro. A giugno 2017 erano 59.
Nella relazione del Commissario Straordinario si sottolinea come il fenomeno sia in aumento anche per l’incidenza dei flussi migratori, con le tante persone straniere che vengono in Italia di passaggio verso altre destinazioni.
Antonio Carbonara