Forse è una storia di malasanità quella che stiamo per raccontare: la morte improvvisa di un 42enne di Valenzano. La famiglia del defunto non si dà pace, vuole capire come si possa morire così prematuramente e per questo ha dato mandato all’avvocato Antonello Falco affinché faccia luce su quanto accaduto.
Nel gennaio 2017 il 42enne entra in un panificio e all’improvviso si sente male. Viene chiamato il 118 che arriva sul posto e procede al soccorso, a seguire al trasferimento in una struttura ospedaliera della provincia di Bari. Il paziente arriva in ospedale in codice giallo: è lucido e in grado di fornire le proprie generalità e addirittura avvisa i parenti della situazione. Viene sottoposto ai primi esami quali l’ettrocardiogramma che da esito negativo, le analisi del sangue che non registrano anomalie e i parametri pressorici che sono nella norma, considerando l’agitazione del paziente. Tutto precipita nell’arco di poco tempo: sono le 11:30 e il giovane perde coscienza, il cuore sembra non battere più con regolarità. Viene tentata una rianimazione artificiale che forse dura circa 30 minuti, sino al decesso. I parenti, che nel frattempo sono stati avvisati, arrivano in ospedale quando è ormai troppo tardi.
Tutto accade presumibilmente nel pronto soccorso dell’ospedale, non è del tutto chiaro se il paziente è stato spostato in altri reparti. I familiari hanno non poche perplessità sulla reale causa della morte del loro congiunto. Per questo chiedono al legale di approfondire la vicenda e di cercare di capire meglio cosa sia successo in quella strana degenza, terminata con un tragico epilogo.
L’avvocato Antonello Falco ha da poco portato al termine con successo una causa civile per la morte di una signora di 73 anni che aveva assunto un farmaco sbagliato, consegnato da un farmacista. I figli sono stati risarciti con 700 mila euro.
Drammi che non hanno lasciato indifferente l’avv. Falco, che al di là degli incarichi professionali ha condiviso emotivamente ogni momento delle storie umane di cui si è fatto carico.
Ulteriori risvolti saranno approfonditi in seguito dalla redazione.
Antonio Carbonara