Questa settimana ai Teatri di Bari

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Giovedì 22 febbraio h 21.00
TEATRO ABELIANO
To the theatre – direzione artistica Vito Signorile

IN NOME DEL PADRE

Lo spettacolo di e con Mario Perrotta, con la consulenza alla drammaturgia di Massimo Recalcati

Un padre. Uno e trino. Niente di trascendentale: nel corpo di un solo attore tre padri, diversissimi tra loro per estrazione sociale, provenienza geografica, condizione lavorativa. A distinguerli gli abiti, il dialetto o l’inflessione, i corpi ora mesti, ora grassi, ora tirati e severi. Tutti e tre di fronte a un muro: la sponda del divano che li separa dal figlio, ognuno il suo. Il divano, come il figlio, in scena non c’è. I figli adolescenti sono gli interlocutori disconnessi di questi dialoghi mancati, l’orizzonte comune dei tre padri che, a forza di sbattere i denti sullo stesso muro, smussano le loro differenze per ricomporsi in un’unica figura, senza più tratti distintivi se non le labbra rotte, incapaci di altre parole, circondate dal silenzio, l’unica cosa che resta, insieme ai resti del padre. (Mario Perrotta)
Il nostro tempo è il tempo del tramonto dei padri. La loro rappresentazione patriarcale che li voleva come bussole infallibili nel guidare la vita dei figli o come bastoni pesanti per raddrizzarne la spina dorsale si è esaurito irreversibilmente. Il nostro tempo è il tempo dell’evaporazione del padre e di tutti i suoi simboli. Ogni esercizio dell’autorità è vissuto con sospetto e bandito come sopruso ingiustificato. I padri smarriti si confondono coi figli: giocano agli stessi giochi, parlano lo stesso linguaggio, si vestono allo stesso modo. La differenza simbolica tra le generazioni collassa. In questo contesto di decadenza emerge forte una esigenza di nuove rappresentazioni del padre. Trovare una nuova lingua per i padri è una necessità sempre più impellente se si vuole evitare l’indistinzione confusiva tra le generazioni e la morte di ogni discorso educativo o, peggio ancora, il richiamo nostalgico al tempo perduto dell’autoritarismo patriarcale. Il linguaggio dell’arte – e in questo progetto di Mario Perrotta che ho scelto di accompagnare, il linguaggio del teatro – può dare un contributo essenziale per cogliere sia l’evaporazione della figura tradizionale della paternità, sia il difficile transito verso un’altra immagine – più vulnerabile ma più umana – di padre della quale i nostri figli – come accade a Telemaco nei confronti di Ulisse – continuano ad invocarne la presenza. (Massimo Recalcati).

Biglietti rassegna To The Theatre:
intero 15 euro
ridotto* 12 euro

Info:
Teatro Abeliano | via Padre Massimiliano Kolbe 3, Bari
080 542 76 78
botteghino@teatroabeliano.com

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Sabato 23 e domenica 24 febbraio h 21.00
TEATRO KISMET
Stagione “Farsi mondo” a cura di Teresa Ludovico

SHAKESPEARE/SONETTI

Torna al Teatro Kismet Valter Malosti 

Versione italiana e adattamento teatrale Fabrizio Sinisi e Valter Malosti, regia Valter Malosti, coreografie Michela Lucenti, con Valter Malosti, Michela Lucenti, Maurizio Camilli, Marcello Spinetta ed Elena Serra, produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, TPE Teatro Piemonte EUropa, Teatro di Dioniso

Uno spettacolo trasversale, giocato su combinazioni imprevedibili di movimento e parola, in perenne dialogo con la musica e il suono. Una ricerca sul linguaggio poetico di Shakespeare e sulle possibilità di dialogo tra le arti della scena, che si avvale delle coreografie di Michela Lucenti, tra le più importanti esponenti del Teatro – Danza europeo.

Enigma filologico, impenetrabile documento, lettera d’amore a un destinatario sconosciuto, i Sonetti di Shakespeare diventano qui a pieno titolo uno dei testi teatrali shakespeariani: forse l’unico monologo della sua teatrografia. L’ordine dei componimenti viene ricostruito in una nuova lingua e una nuova drammaturgia, un complesso romanzo d’amore con quattro figure e una sola voce: con il Narratore dei Sonetti Shakespeare crea infatti uno dei suoi grandi protagonisti, un personaggio clownesco e sboccato, straziante e disperato, di allucinata modernità. Una fra le più complesse e grandiose opere di poesia dell’età moderna diventa in questo spettacolo un altare sacrificale, un evento di grazia e furore, canto e lamento, beffa e bestemmia, che anticipa i grandi canzonieri d’amore del Novecento, da Auden a Pasolini, da Salinas a Testori. Con Shakespeare/Sonetti Valter Malosti conclude nel migliore dei modi la sua trilogia sullo Shakespeare “non teatrale” iniziato con Venere e Adone e Lo stupro di Lucrezia.

Biglietti:
intero 18 euro
ridotto 15 euro
online 12 euro

Info:
Teatro Kismet | strada San Giorgio Martire 22/F Bari
080 579 76 67
botteghino@teatrokismet.it

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Domenica 24 febbraio h 17.00 e 18.45
TEATRO ABELIANO
Rassegna per ragazzi “A teatro con mamma e papà” – direzione artistica Vito Signorile

IL PAESE SENZA PAROLE

Consigliato dai 6 anni

Uno spettacolo della compagnia Rosso Teatro con Marianna Batelli e Alessandro Rossi, testo di Roberto Anglisani e Alessandro Rossi, regia Roberto Anglisani, musiche originali Marcello Batelli, coreografie Marianna Batelli, costumi Mirella Salvischiani

Nel paese dove vivono Philéas e Cybelle non si parla quasi mai: qui le parole vanno comprate e mica tu: i bambini possono permetterselo. Così Philéas, quando si innamora di Cybelle, non ha abbastanza soldi nel salvadanaio per dirglielo. Tre parole riesce a rubarle al vento, e poi ha con sé una parola speciale. Ma un giorno quel vento torna, più forte e…

Uno spettacolo di narrazione e danza, un racconto sull’importanza delle parole e delle storie da poter raccontare, dove gli occhi e le orecchie possono immaginare mondi nuovi, emozioni che non sono visibili se non attraverso il corpo e il movimento.

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Biglietti:
intero 10 euro
ridotto 8 euro (bambini e nonni)

Info:
Teatro Abeliano | via Padre Massimiliano Kolbe 3, Bari
080 542 76 78
botteghino@teatroabeliano.com

 

redazione

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