La Corte d’Assise di Lecce ha condannato all’ergastolo il presunto omicida della giovane Sonia Di Maggio, uccisa con 30 coltellate nel febbraio del 2021 in provincia di Lecce. La Corte ha riconosciuto anche il diritto al risarcimento in favore di Gens Nova, parte civile assistita dall’avv. Gennaro Gadaleta.
L’uomo, reo confesso, sorprese la giovane per strada, in Salento, a Specchia Gallone, mentre passeggiava con l’uomo per cui lo aveva lasciato.
La Corte ha disposto anche l’isolamento diurno per un anno. Carfora, di Torre Annunziata (Napoli) è stato condannato per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e per aver sottoposto ad atti persecutori la vittima quando era in vita. Sonia Di Maggio fu aggredita e uccisa, mentre era per strada col suo nuovo compagno, con 31 coltellate inferte al capo, al collo e al volto. L’omicidio era stato preannunciato da una serie di messaggi minacciosi nei quali Carfora intimava ai due di interrompere la loro relazione. La sera dell’1 febbraio i due fidanzati stavano andando a piedi a fare la spesa quando vennero sorpresi da Carfora che era arrivato in paese a bordo di un autobus di linea preso dopo aver raggiunto Lecce in treno. Dopo avere aggredito e ucciso la giovane, Carfora era fuggito ma era stato rintracciato poco dopo nei pressi della stazione di Otranto dove era in procinto di prendere un treno.
Redazione