È stato siglato questa mattina, nell’ufficio del sindaco a Palazzo di Città, il protocollo d’intesa tra il Comune di Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari e la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, finalizzato ad offrire all’azione degli Uffici giudiziari minorili il necessario apporto in termini di conoscenza dei servizi che renda più efficace e incisiva l’azione di presa in carico e di attivazione del percorso di tutela adeguato per ciascun minore.
La premessa condivisa è che sia necessario realizzare il superamento della separazione tra il sistema della Giustizia e il sistema territoriale definendo gli ambiti di collaborazione interistituzionale entro i quali agire, cosicché gli Uffici giudiziari minorili possano valutare, di concerto con il Servizio sociale professionale dei Municipi, della ripartizione Servizi alla Persona dell’assessorato al Welfare e degli altri enti coinvolti, nell’ambito del plafond dell’offerta dei servizi attivi, quello più rispondente al bisogno del minore e della famiglia oggetto di valutazione.
Il protocollo si pone perciò come strumento operativo utile:
- a far conoscere al Tribunale ed alla Procura per i Minorenni l’organizzazione delle funzioni sociali nel Comune di Bari con riferimento all’area dei minori e famiglie;
- a far conoscere l’offerta dei servizi per minori e famiglie erogata dal Comune di Bari;
- a far conoscere le modalità di funzionamento dei servizi, l’offerta dei posti attivati per ciascun servizio e il costo per utente sostenuto dal Comune di Bari;
- a far conoscere il sistema di produzione del welfare della città condividendo la mappatura complessiva dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio della città di Bari offerti da enti formali e non.
“Con l’accordo odierno consolidiamo il percorso di tutela nei confronti dei minori della nostra città, e non solo – ha commentato l’assessora al Welfare Francesca Bottalicoi -. Questo è il secondo protocollo, dopo quello siglato due anni fa a sostegno dei minori stranieri non accompagnati. Questa nuova intesa ci consente di arricchire una metodologia di lavoro che traccia un percorso di avvicinamento il sistema giudiziario al welfare territoriale. Attraverso la condivisione dei nostri servizi, Tribunale e Procura potranno disporre di un ampio ventaglio di opportunità al fine di valutare le azioni migliori da intraprendere a tutela del minore. Negli ultimi anni abbiamo creato tanti nuovi servizi, riconosciuti come buone prassi a livello nazionale, aumentando l’efficacia degli interventi destinati all’area minori a, diversificando l’approccio alla dimensione della presa in carico e ottimizzando le risorse disponibili.
Per questo voglio ringraziare il Tribunale e la Procura per il lavoro compiuto insieme in questi anni, nonostante la complessità dei temi e dei soggetti interessati, e gli uffici della mia ripartizione, che da qualche mese ha attivato il primo osservatorio delle Politiche sociali con l’obiettivo di monitorare i bisogni espressi dal territorio e rispondervi in modo adeguato”.
“I contenuti fondamentali del protocollo da mettere in evidenza sono sintetizzabili in tre punti: culturale, progettuale e operativo – ha dichiarato presidente del Tribunale dei Minori Riccardo Greco -. Culturale, perché dietro questo lavoro c’è un’invenzione dei servizi che traduce in termini di progettualità, e questo è il secondo punto, ciò che è stato elaborato da una cultura dei servizi minorili. Perciò, e arriviamo al terzo punto, si tratta di un avanzamento in sede operativa di ciò che è stato immaginato e ideato da un punto di vista culturale in relazione a come si possa affrontare il disagio minorile. L’indicazione dei servizi inseriti nel documento non è altro che la trasposizione operativa del lavoro cultuale effettuato a monte. Naturalmente il protocollo ha un senso che va oltre le persone che oggi lo stanno firmando, e dà un’indicazione chiara per il futuro, perché aver messo nero su bianco la tipologia dei servizi significa che non si può più tornare indietro. Questa è la base irretrattabile su cui il territorio di Bari opererà d’ora in avanti, al di là delle amministrazioni che si succederanno. In tempi in cui il Welfare trova arretramento in molti luoghi italiani, aver ideato un’intesa che impegni l’amministrazione, e quindi le risorse, è un esempio virtuoso di solidarietà per tante altre amministrazioni comunali”.
“Vorrei partire da un dato – ha concluso il procuratore per i Minorenni Ferruccio De Salvatore -: nel 2018 sono 192 i procedimenti civili avviati dalla Procura per i minorenni relativamente a minori baresi, per incapacità educativa dei genitori, per conflittualità familiare o per irregolarità della loro condotta. Credo sia un dato interessante dal quale noi partiamo nei nostri ragionamenti, perché ci fa comprendere quanto sia diffuso il malessere che pervade gli strati più giovani della popolazione. Noi che vigiliamo sulle condizioni esistenziali dei minorenni e interveniamo per rimuovere tutte quelle situazioni di pregiudizio abbiamo la necessità di riferirci a un quadro chiaro delle risorse disponibili sul territorio. Per questo il protocollo odierno ha una notevole importanza, proprio nell’ottica di una collaborazione istituzionale finalizzata a una gestione più razionale, efficace ed efficiente della rete dei servizi e, quindi, ad azioni di contenimento e prevenzione del disagio minorile”.
Ufficio stampa Comune di Bari
redazione