A Martina Franca le lezioni di virtuosimo di Francesco Libetta

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Si formano virtuosi del pianoforte, a Martina Franca. Il salentino Francesco Libetta, concertista di fama internazionale, tiene sino a sabato 14 ottobre una Masterclass per dodici allievi e quindici uditori under 35 nell’ambito di Piano Solo Lab,  il progetto dedicato al re degli strumenti organizzato dalla Ghironda con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Puglia e il contributo di Marangi Strumenti Musicali, azienda dall’esperienza centenaria, in partnership con le più prestigiose case di produzione di pianoforti al mondo.

La Masterclass è in corso di svolgimento nella Fondazione Paolo Grassi, dove i partecipanti si stanno confrontando, attraverso gli insegnamenti di Libetta, con l’arte del virtuosismo, che al pianoforte non si raggiunge solo impiegando forza e velocità ma attraverso un controllo del gesto, la consapevolezza del funzionamento del tasto e dello sviluppo del suono dello strumento, perseguendo un’esatta corrispondenza tra le intenzioni musicali ed espressive e i risultati artistici percepibili dall’ascoltatore.

Come sta spiegando Libetta ai musicisti della Masterclass, i grandi compositori che sono stati anche virtuosi del pianoforte (Beethoven, Liszt e Rachmaninov), hanno saputo piegare alle loro esigenze creative questa preziosa materia. Ed è proprio per questo che al fine di una realizzazione coerente delle loro opere è importante affrontarne lo studio con il corretto atteggiamento.

Didatta rigoroso e fiore all’occhiello della Puglia musicale nel mondo, Libetta sta portando la propria esperienza di musicista liberamente distante da molte convenzioni del commercio musicale. Sin dagli anni Novanta il pianista salentino è stato molto apprezzato dal pubblico più esigente e dalla critica internazionale, che non ha esitato a profondersi in iperboliche lodi. Dopo gli studi di pianoforte con Vittoria De Donno, a Libetta è stata riconosciuta sin dagli esordi una tecnica strumentale straordinaria. Basti ricordare il giudizio di Piero Rattalino, massimo esperto in tema di pianoforte, che sulla  rivista Musica scrisse «non c’è oggi nessun giovane italiano o americano o giapponese o ottentotto, che possegga in pari grado lo scatto, il colpo d’occhio e la rapidità di presa del tasto di Libetta».

Ufficio stampa PIANO SOLO LAB

redazione

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