A novembre la libreria di Bisceglie ospita Giancarlo Visitilli, Felice di Lernia, Mario Calabresi, Mario Avagliano e Annalisa Monfreda

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Vecchie Segherie Mastrototaro
via Porto 35 – Bisceglie

 

A novembre la libreria di Bisceglie ospita Giancarlo Visitilli, Felice di Lernia, Mario Calabresi, Mario Avagliano e Annalisa Monfreda

 

Fitto il calendario di appuntamenti proposto a novembre dalle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie. Giovedì 17 Giancarlo Visitilli presenta Una Storia sbagliata, LiberAria Edizioni, accompagnato da Erica Mou, in collaborazione con il Comune di Bisceglie; martedì 22 Felice di Lernia presenta Tieniti forte, lettere ad un figlio che parte, bordeaux edizioni, in un dialogo con Rosalba D’addato, Matteo Losapio, Antonella de Silvio e le letture a cura di Agostino Riola, in collaborazione con Anpi, Pax Christi e associazione 21; venerdì 25 Mario Calabresi presenta  Una volta Sola, Mondadori, accompagnato Da Giorgia Antonelli; domenica 27 Mario Avagliano presenta il dissenso al fascismo, il Mulino,  presenta Rosalba D’addato, dialoga con l’autore Michele Lucivero,
interviene Biagio Lorusso e apre l’incontro Francesco Boccia, in collaborazione con Anpi e infine lunedì 28 Annalisa Monfreda presenta Ho scritto questo libro invece di divorziare, Feltrinelli, in collaborazione con il comune di Bisceglie (tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito per informazioni per informazioni 0808091021 e info@vecchiesegherie.it).

Ad aprire il calendario di incontri Giancarlo Visitilli, giovedì 17 alle ore 19.00, con il suo primo romanzo Una Storia sbagliata, LiberAria Edizioni, accompagnato da Erica Mou, per un incontro organizzato da Vecchie Segherie Mastrototaro in collaborazione con il Comune di Bisceglie. Saverio ha sedici anni, una vita familiare difficile e una rapina finita male alle spalle. Anche Anna ha sedici anni, ma frequenta il liceo classico e proviene da una famiglia benestante di Bari. Il destino che li unisce sarà lo stesso che li dividerà, uno in carcere, l’altra fuori ad aspettarlo e a cercare notizie sul suo conto. Fra loro la scuola, gli assistenti sociali e i familiari ma anche il teatro, la letteratura, il cinema e la musica come ancora di salvezza, come tentativi di sfuggire a un destino. Giancarlo Visitilli nel suo romanzo d’esordio ci accompagna in una Bari dicotomica, fatta di case borghesi e periferie degradate che fanno da sfondo a Una storia sbagliata come tante, in cui si fronteggiano amore e violenza e che si muove in una geografia fatta di spazi umani, rette parallele senza punti fissi, dove l’unica speranza che resta è nello sguardo degli adolescenti. Una storia senza redenzione, in cui lo spazio e il tempo rimangono categorie adatte solo per il volo, per andare via senza previsione di ritorno.

Giancarlo Visitilli insegna Lettere in un liceo e si occupa di sociale. Ha fondato la cooperativa sociale I bambini di Truffaut, che cura infanzie e adolescenze disagiate. Organizza e dirige il Festival Cinema&Letteratura Del Racconto, il Film. Ghostwriter per cantautori e scrittore, giornalista e critico cinematografico (la Repubblica), attualmente collabora con il Corriere del Mezzogiorno. Ha pubblicato E la felicità, prof? (Einaudi, 2012), diventato uno spettacolo teatrale; La pelle in cui abito (Laterza, 2019); È bravo ma potrebbe fare di più. Ha le capacità ma non le sfrutta (Progedit, 2021). Una storia sbagliata (LiberAria, 2022) è il suo primo romanzo.

Redazione

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