Apre i battenti giovedì 16 marzo alle ore 18.30 L.I.N.E.A. COMUNE – Luoghi di Integrazione Nonviolenza Espressione Ascolto, il progetto di promozione del dialogo e dell’intercultura gestito dall’Associazione Etnie ONLUS assieme a una nutrita rete di partner. Il progetto animerà gli ambienti del Centro Polifunzionale per Migranti di in Via Romanello n. 17.
Nell’acronimo L.I.N.E.A. Comune il senso di ciò che il Centro è destinato a diventare: non solo luogo di integrazione sociale, ma anche un punto di riferimento collettivo che favorisca il coinvolgimento di cittadini migranti e non in forme innovative di cittadinanza attiva e di partecipazione.
Interventi interculturali incroceranno altre attività realizzate da associazioni del territorio grazie agli ampi spazi del centro, che dispone infatti di un’area esterna di circa 630 mq e di circa 640 mq interni disposti su due piani e suddivisi in 11 stanze oltre disimpegni e servizi. Tra le stanze, ci sono una sala lettura, una sala convegni attrezzata per proiezione audiovisivi, un’aula informatica e uno spazio dedicato al culto.
“L’immobile di Via Romanello – ha dichiarato l’Assessora alle Politiche Sociali Domenica Montaruli – è stato riqualificato grazie a un consistente finanziamento PON Sicurezza per lo Sviluppo 2007-2013; si tratta di un’eredità importante che raccogliamo dalla precedente Amministrazione e che vogliamo valorizzare attraverso azioni che puntino a promuovere l’inclusione culturale, sociale e lavorativa delle persone migranti presenti sul territorio della nostra città. Un obiettivo questo, che intendiamo raggiungere non creando un nuovo servizio specialistico rivolto esclusivamente a una specifica utenza (che spesso più che integrare, isola ulteriormente e chiude in categorie precostituite la vita delle persone), ma attraverso la capacità di integrazione e contaminazione delle realtà associazionistiche e di volontariato che, coinvolgendo l’intero territorio, creeranno spazi di incontri e di scambi.”
“L.I.N.E.A. Comune – spiega l’assessora alla Cultura Monica Filograno – non sarà solo un Centro per i Migranti, ma uno spazio aperto alla città e a tutte le sue culture, esperienze di vita, risorse personali, artistiche, culturali, relazionali. Le azioni che vi si svolgeranno saranno improntate a un approccio all’intercultura che basa le sue fondamenta sul valore della persona come risorsa e delle relazioni come luogo di crescita e di sviluppo degli individui e dell’intera collettività.”.
Le attività didattiche dell’I.C.D. “G. Bovio” che attualmente, nelle ore mattutine e per alcuni pomeriggi si svolgono in alcuni locali del centro proseguiranno senza interruzione.
Alla giornata di apertura, accanto alla vicesindaca Montaruli e ai referenti dell’associazione Etnie Onlus e della rete dei partner, che presenteranno il progetto, interverrà anche la professoressa Daniela Maggiulli che porterà la testimonianza diretta dell’esperienza di accoglienza realizzata nel Comune di Riace.
A seguire, l’associazione Bembè presenterà il progetto musicale “Tarjuman”, che fonde insieme la musica tradizionale dell’Alta Murgia con le atmosfere sonore e sensoriali del Medio Oriente.
A dare vita al progetto, tre musicisti pugliesi con importante esperienza internazionale e da tempo attivi nell’ambito della world music e della musica ambient: Gaio Ariani – mandolino, liuto cantabile, chitarra fretless; Francesco Leoce – basso elettrico, basso fretless; Vincenzo Cantatore – tabla, cajon, percussioni.
Per l’occasione, il centro ospiterà anche una piccola mostra mercato del villaggio globale di Riace offerti dal sindaco di Riace, Domenico Lucano.
di Antonio Carbonara