A Ruvo di Puglia una mostra sulle leggi razziali e la persecuzione degli ebrei

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Si intitola “1938-1948 Dalle leggi razziali a Israele: il viaggio della speranza e il ruolo dell’Italia” la mostra proposta dall’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Ruvo di Puglia presso la Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea di Ruvo di Puglia, in Viale Madonna delle Grazie 2,  organizzata dalla Coop. Soc. Il Nuovo Fantarca onlus di Bari in collaborazione con la casa editrice Proedi di Milano.

La mostra, curata da Andrea Jarach, presenta 25 pannelli che ripercorrono il periodo storico che va dalla promulgazione delle leggi per la difesa della razza alla persecuzione degli ebrei in Italia con l’occupazione tedesca e la collaborazione fascista, soffermandosi su nascita del sionismo in Europa, seconda guerra mondiale e risoluzione ONU 181/47 con l’approvazione del piano per la separazione della Palestina.

Alcuni pannelli spiegano il significato di parole come: “giudeo”, “israelita”, “pogrom”, “razza”, “razzismo”, “musulmano”, “palestinese”, “Palestina”, “Israele”, “sionismo” e altre ancora.

Tre pannelli in particolare sono dedicati alla Puglia con riferimenti alla comunità ebraica temporanea di Bari (1943-1950); alle navi della speranza partite da Bari tra l’agosto e l’ottobre del 1945, alla comunità ebraica di Sannicandro Garganico, alla diaspora ebraica in Puglia e al campo 34 di Santa Maria al Bagno.

La mostra si rivolge soprattutto agli studenti delle scuole ruvesi (visite riservate per loro dalle ore 9 alle 13, ingresso libero su prenotazione al numero 080 3511513) che potranno anche visionare nella sala conferenze alcuni documenti video con testimonianze dirette di protagonisti dell’epoca. Le visite saranno guidate dallo storico Vito Carlo Mancino.

Dalle ore 18 alle ore 20 la mostra sarà visitabile da tutti.

“Si tratta – dichiara l’Assessora alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune Monica Filograno – di una occasione preziosa soprattutto per le scuole, utile per approfondire la conoscenza di un periodo che ha segnato per sempre la storia del genere umano. Come docente di lettere mi pongo molte domande su come impostare la didattica della Shoah e su quali siano temi, contenuti e metodi per un efficace coinvolgimento dei più giovani. L’analisi diretta dei documenti e l’uso delle fonti video è una buona risposta a queste domande, che ho condiviso con le insegnanti referenti delle nostre scuole e insieme abbiamo deciso di accogliere la proposta di questa mostra, intorno alla quale si potrà lavorare su alcuni concetti il cui valore va oltre il tempo storico di riferimento degli eventi documentati”.

di Antonio Carbonara

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