A Trani riapre il Palazzo Lodispoto tra novità ed un calendario natalizio tutto da vivere

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Il prossimo giovedì 7 dicembre torna a splendere e ad accogliere i visitatori di tutto il mondo il Palazzo Lodispoto, scrigno custode del Museo Diocesano e della Storia della Scrittura Meccanica, sede della Fondazione S.E.C.A., in piazza Duomo, a Trani, e lo fa nel periodo più magico dell’anno, il periodo del Santo Natale.

 

 Chiuso per lavori di manutenzione straordinaria, ormai dallo scorso 7 ottobre e resi possibili grazie all’attenzione e alla sensibilità di Monsignor Giuseppe Pavone, già vicario generale ed amministratore dell’Arcidiocesi di Trani – Barletta – Bisceglie, all’economo Diocesano, Monsignor don Angelo Di Pasquale ed al direttore del Museo Diocesano, rettore della Basilica Cattedrale, don Nicola Napoletano, il Polo Museale, così denominato poiché comprende i due musei su citati e la Sinagoga Museo Sant’Anna,  si ripropone a cittadini e turisti di tutte le età con una nuova veste.

L’ elemento di novità sarà infatti il tetto panoramico da cui si potrà ammirare il campanile della Basilica Cattedrale durante le visite guidate all’interno del museo.

Così, calandosi nelle dimensioni storica, artistica e religiosa delle collezioni permanenti presenti, si potrà godere dall’interno del Museo Diocesano, custode del pregiatissimo Altarolo Eburneo del XIII secolo, del tesoro capitolare, della sezione lapidea con la ricostruzione dell’altare della chiesa di Santa Maria Maggiore, i capitelli in pietra ed in alabastro, gli stemmi nobiliari e della città, fino alla ricca collezione archeologica che racchiude, con i suoi cinquemilacinquecento reperti, interi secoli della storia antica a partire dall’VIII secolo a.C., del Museo della Storia della Scrittura Meccanica, il Museo della Macchina per Scrivere, con i suoi cinquecento pezzi provenienti da tutto il mondo e che, esposti in cinque sezioni, raccontano centocinquant’anni di storia e infine del campanile che dall’esterno fa quasi da faro, da punto di riferimento, come accade da sempre in tutte le città, in ogni angolo del mondo.

Inoltre, in una delle sezioni dedicata al Museo della Macchina per scrivere, si potrà vedere la ricostruzione di un vero e proprio studio, attraverso un tuffo nel passato, negli anni ’50 del ‘900, con l’arredo comprendente la scrivania, la macchina per scrivere e da calcolo, in un’atmosfera tutta olivettiana.

Per ciò che riguarda, invece, la parte pratica ed interattiva, Palazzo Lodispoto disporrà di altri due ambienti finalizzati alla didattica, oltre ai servizi già esistenti di libreria, caffetteria, sala congressi e baby pit stop.

Si fa dunque ancora più a misura di fruitore, rispondendo alle svariate esigenze dei suoi ospiti, un palazzo in continua evoluzione, sempre pronto ad accogliere con passione chiunque voglia approcciarsi ad un contenitore culturale a tutto tondo.

Ufficio stampa Fondazione SECA

redazione

 

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