AB19 / Danza a Bari 2019: appuntamenti al Kismet e all’Abeliano

0
848

Per DAB/DanzaABari, la stagione di danza contemporanea del Comune di Bari – realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con Teatri di Bari e Compagnia AltraDanza, doppio appuntamento in settimana al Teatro Kismet e al NuovoTeatro Abeliano.

 

 

Mercoledì 20 febbraio al Teatro Kismet ore 21.00 tre le coreografie che andranno in scena in una giornata praticamente dedicata ai più giovani tre le promesse più promettenti del nostro territorio: Alessandra Gaeta, Angelo Petracca, Fabio Novembrini.

Fabio Novembrini / Ass. Zebra

WHEN I WAS IN STOCCOLMA

video e Foto Matteo Maffesanti / musiche Spartaco Cortesi / con il supporto di CSC, Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa

di e con FABIO NOVEMBRINI

Ti sei mai domandato cos’è il mimetismo batesiano? Quando un animale si scopre innocuo e inerme al cospetto di animali predatori per vocazione, sfrutta la sua somiglianza con queste specie spingendosi a imitarne comportamenti e cromie. Affinché il mimetismo batesiano sortisca il suo effetto, modelli e mimi devono convivere tempo, spazio, e uno stile di vita piuttosto simile. Il mimetismo criptico è una forma ancor più paziente di quello batesiano. Un animale può arrivare a confondersi con l’ambiente circostante incorporandone colori e forme a patto che stia immobile. Questo camuffamento imitativo stordisce, affinato nel tempo diventa così ben orchestrato da far dimenticare come ci si muova in una situazione di non pericolo, quale sia il colore della propria pelle e dei propri desideri, quale sia il proprio peso, la propria forma.

A seguire

 Alessandra Gaeta / Factor Hill

YELLOW LIMBO

musiche Pier Alfeo / luci Giuseppe Pesce / foto Tania Tullo

con Lucia Pennacchia, Betti Rollo, Alessandra Gaeta

ideazione e coreografia di ALESSANDRA GAETA

Yellow Limbo (letteralmente sull’orlo) è uno spazio speciale riservato agli assaggi. È una voglia di gustare il movimento in maniera parziale, mai completa, grazie a una nota di giallo da passarsi come una palla.
Una piccola celebrazione della naturale linea di indagine tra corpo-vibrazione-analisi-suono-duttilità-visione. Suddividendo la scena tra spazio-suono-incertezza e magnetismo. Quale il fine? La sospensione, la più aerea possibile.

A seguire

Interno5/Angelo Petracca

ANTIGONE (DREAM ON)

assistente alla regia: Enrica Mongelli / musiche: S. Gubaidulina, J. Burn, Aerosmith

di e con ANGELO PETRACCA

Sospeso in uno spazio limbico tra l’infinito dell’immaginazione ed i muri delle leggi non scritte, come ANTIGONE nella caverna è il corpo sulla scena. Se conformarsi a regole e forme alimenta il senso di solitudine, occorre seguire le proprie idee a costo di rischiare un tragico ed irrimediabile epilogo? ANTIGONE è un corpo politico, fragile nella sua umanità che ci invita alla resa, ad allentare la presa, a comprendere i contrasti.
Durata 20 Minuti.

Il giorno dopo, giovedì 21, al Nuovo Teatro Abeliano, ore 21.00, il Balletto del Teatro Nazionale di Osnabrück con Bauhaus/Bolero, con la tripla firma coreografica di Mary Wigman, Edward Clug e del  barlettano Mauro De Candia, direttore del corpo di ballo,  già solista principale del Balletto dell’Opera di Hannover, il più giovane direttore del ballo in un teatro statale tedesco.

Dance Company Theater Osnabrück

BAUHAUS | BOLERO

drammaturgia Patricia Stöckemann / ricostruzione e ricreazione di Henrietta Horn, Susan Barnett / assistente alle coreografie Leonardo Centi

coreografie di MARY WIGMAN, EDWARD CLUG, MAURO DE CANDIA

Il trittico si apre con la ricostruzione del lavoro corale di Mary Wigman “Die Feier/Celebrazione” nato a cavallo tra il 1927 e il 1928. Del suo “Celebrazione” scrisse: “Questo è lavoro completamente sinfonico, di pura danza (…) E in nessun’altra coreografia sono riuscita a trovare un’armonia assoluta di colore, forma e linea, di ritmi del corpo nello spazio come in questo lavoro”.

A “Celebrazione” è giustapposta la pièce “Handman” di Edward Clug su musica di Milko Lazar, che presenta collegamenti concettuali della Bauhaus in danza contemporanea. Edward Clug, coreografo rumeno e di fama internazionale può essere tradotto in artigiano. Un ritornare al mestiere, così come definì nel 1919 la Bauhaus il suo stesso fondatore Walter Gropius. Poiché l’artigianato è la base di ogni artista, e non esiste ‘l’arte della professione’.

La serata si conclude con la prima del BOLERO di Mauro de Candia sull’omonimo titolo di Maurice Ravel (1928). Nella sua coreografia, De Candia segue i parametri musicali ripetitivi del “Bolero” dando loro una forma coreografica-danzante, ricavata dalla rigida struttura della musica.

Questo lavoro sarà presentato dallo speech di Maria Luisa Buzzi, subito prima dello spettacolo.

Giornalista e critica di danza, dal 2013 Direttrice responsabile della rivista Danza&Danza, dell’edizione in inglese della stessa (Danza&Danza International) e della correlata testata on line www.danzaedanzaweb.com. Già cultrice della materia per la cattedra di Drammaturgia coreutica dell’Università Cattolica di Brescia, in qualità di giornalista e critica ha collaborato con la televisione svizzera italiana (Eurovisione Giovani Danzatori), con il mensile lifestyle V&S. Saper vivere, saper viaggiare, con il portale Tgcom. Autrice di saggi e pubblicazioni, è consulente scientifico per la danza di Sky Arte Hub.

INFO www.teatropubblicopugliese.it

Ufficio Stampa Teatro Pubblico Pugliese

e Progetti Teatro e Danza

redazione

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.