Lunedì 17 gennaio, appuntamento al Libro Possibile Winter con due ospiti di grande rilievo. Aboubakar Soumahoro presenta “Umanità in rivolta – la nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità” (Feltrinelli), alle 11, al Liceo Orazio Flacco di Bari. Introduce Giorgia Messa, responsabile della comunicazione del Libro Possibile; interviene la professoressa Patrizia Grima. Il pomeriggio, alle 18, l’autore sarà nella scuola P.V. Marone di Francavilla Fontana. Saluti di Roberto Cennoma, dirigente scolastico; interviene Donatella Tanzariello, coordinatrice regionale CIR; coordina la professoressa Rossana Casale.
Sempre alle 18, nella sala conferenze dell’Hotel 90 di Capurso, Burhan Sönmez presenta “Labirinto” (Nottetempo). Intervengono: il sindaco Francesco Crudele; la dirigente scolastica dei Licei Cartesio di Triggiano, Maria Morisco; la direttrice artistica del Libro Possibile, Rosella Santoro. Traduce Mirella Fanizzi.
Due libri importanti che, in modo diverso, affrontano il tema dell’identità dell’uomo, individuale e collettiva. Due autori nati in terre straniere, dove i diritti umani fondamentali subiscono violazioni.
Burhan Sönmez è avvocato specializzato in diritti umani, scrittore e giornalista turco di etnia curda. In seguito a uno scontro con la polizia per dissenso politico, è stato costretto a espatriare. Ha vissuto per molti anni in Inghilterra, dove ha ricevuto cure adeguate con il supporto dell’organizzazione benefica Freedom from Torture. Oggi è tornato in Turchia e insegna all’Università di Ankara. E’ membro di PEN International. I suoi romanzi sono tradotti in più di trenta lingue.
“Labirinto” è la storia di un musicista blues, Boratin, che ha perso la memoria in seguito a un tentato suicidio di cui non ricorda la ragione. Inizia così il suo peregrinare tra le vie di Istanbul e della sua mente, alla ricerca dei frammenti di un’identità perduta e di una ricollocazione nel tempo e nello spazio. Il protagonista accompagna i lettori in un viaggio nei misteri dell’identità fino alla domanda estrema: “è più liberatorio per un uomo – e per una società – conoscere il proprio passato o dimenticarlo?”
Aboubakar Soumahoro ha origini ivoriane. Laureato in Sociologia, è sindacalista e attivista sociale per la difesa dei diritti dei lavoratori e degli esclusi.
“Umanità in rivolta – la nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità” è il suo primo libro. L’autore unisce il racconto della propria esperienza di immigrato sfruttato e deprivato di tutele a una disamina lucida e competente del tessuto normativo italiano e delle piaghe sociali del nostro tempo. Nel far ciò evidenzia la necessità di una riflessione e di un’azione collettiva, che prescinda da distinzioni di sesso e razza, e combatta l’isolamento dell’individuo nei confronti dei poteri forti. “Sapete cosa un buon pugile non deve mai fare? Non bisogna mai farsi stringere in un angolo. Se sei costretto all’angolo, finisci per prendere così tanti colpi che bastano pochi secondi per perdere un incontro. Non sono mai stato un pugile e non ho mai desiderato di esserlo. Però ho capito di essere su un ring. Non da solo. Insieme a me, prima di me, in tanti, al nostro arrivo in Italia, siamo stati messi in un angolo. Costretti a subire ingiustizie e discriminazioni, molte volte da chi, figlio o nipote di emigranti, non andava solo contro di noi, ma contro il proprio passato e la propria memoria”.
Lunedì 17 febbraio: Aboubakar Soumahoro presenta “Umanità in rivolta” (Feltrinelli), alle 11, al Liceo Orazio Flacco di Bari; alle 18, nella scuola P.V. Marone di Francavilla Fontana. Sempre alle 18, nella sala conferenze dell’Hotel 90 di Capurso, Burhan Sönmez presenta “Labirinto” (Nottetempo). Ingresso libero.
redazione