Ad Arnesano (LE) “Buon compleanno, Enrico” per la rassegna Sfere Sonore (Sabato 25 febbraio)

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OPERA PRIMA 2022-2023

V Stagione Concertistica

29 ottobre 2022 – 15 aprile 2023

Teatro Don Orione – ARNESANO

10 appuntamenti, oltre 30 artisti, 3 sezioni

 

Buon compleanno, Enrico

Sabato 25 febbraio 2023, ore 19.30

Marco Migliettatenore
Andrés Jesús Galluccipianoforte
Fernando Grecovoce narrante

Un concerto che ripercorre i luoghi del “tenore dei due mondi”, Enrico Caruso, proprio nel giorno della sua nascita, il 25 febbraio 1873.

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Nel giorno del compleanno del grande Enrico Caruso, la quinta Stagione Concertistica di Opera Prima gli rende omaggio con uno speciale concerto in programma sabato 25 febbraio 2023, alle ore 19.30, sempre sul palco del Teatro “Oratorio Don Orione” di Arnesano (LE). Ospiti della rassegna “Appassionato” diretta da Vincenzo Rana, il tenore Marco MigliettaAndrés Jesús Gallucci al pianoforte e Fernando Greco in qualità di voce narrante, nel concerto intitolato “Buon Compleanno, Enrico” ripercorrono i luoghi del “tenore dei due mondi” nato il 25 febbraio 1873.

“Caruso non è un cantante – scrisse Thomas Burke – è una voce, un miracolo. Non vi sarà altro Caruso per due o tre secoli. Forse mai più!”.

Interprete sensibile e moderno, capace di cogliere i cambiamenti del suo tempo, fu pioniere delle prime registrazioni discografiche: ha inciso, nel 1902, il primo 78 giri registrato in Italia diventando la prima star discografica della musica italiana ed internazionale per la vendita di più di un milione di dischi.

“Il 2023 è un anno importantissimo per i melomani: il 150 anniversario della nascita di Enrico Caruso. Abbiamo voluto affidare alla vocalità del tenore salentino Marco Miglietta, al pianismo di Adrès Jesùs Gallucci e alla narrazione di Fernando Greco il racconto della gloriosa vita artistica del più grande tenore di sempre – dice Vincenzo Rana, direttore artistico della rassegna “Appassionato”.  Un programma di arie tratte dalle opere che Caruso interpretò nel corso della sua carriera e che segnarono tappe significative della sua storia artistica. La visione di Opera Prima è quella di rendere l’opera più accessibile al pubblico, esplorando modi innovativi e accattivanti per avvicinare sempre più persone alla conoscenza di questo immenso patrimonio artistico”.

Costo biglietto € 7.

Info e prenotazione al 3274562684 o su www.associazioneoperaprima.com.

Note di sala (di Eraldo Martucci)

Voce che si fa amare, che fa sognare ed infiamma i cuori, quella del tenore è stata di volta in volta soave ed implorante, come nel mitico Rubini nell’Ottocento, o sensuale e struggente, come in Enrico Caruso, che aprì all’inizio del Novecento la schiera dei moderni divi della lirica, da Tito Schipa a Luciano Pavarotti.

A 150 anni dalla nascita (Napoli, 25 febbraio 1873) il mito di Enrico Caruso è più vivo che mai. Ed a lui si guarda, se non come il più grande tenore di tutti i tempi (una classifica in tal senso è sempre arbitraria), certamente come all’inventore dello star system: alla sua immensa popolarità contribuì anche la massiccia azione pubblicitaria che accentuò la vendita dei suoi dischi, veri best seller dell’epoca.
Il suo “Vesti la giubba” dai “Pagliacci” di Leoncavallo arrivò infatti a superare il milione di copie vendute. E la sua storia, dopo essere stata oggetto di diversi film e musical, è stata ricordata, tra l’altro, anche da Lucio Dalla in quella bellissima canzone che rievocava le sue ultime notti nell’albergo Vittoria di Sorrento. La sua vita fu costellata da molti momenti di felicità dovuti all’immenso dono naturale della splendida voce, la cui bellezza e morbidezza facevano pensare al suono del violoncello, ma anche da tante amarezze.
Il suo debutto risale al 1895, nel 1900 apparve per la prima volta alla Scala diretto da Arturo Toscanini, e nel 1903 fece il suo ingresso trionfale al Metropolitan di New York, che fino alla morte (Napoli, 2 agosto 1921) divenne il suo incontrastato regno. Fu interprete eccezionale nel repertorio “verista” (fra le altre associò il suo nome alle prime assolute di “Adriana Lecouvreur” e “L’Arlesiana” di Cilea, e della “Fedora” di Giordano), e nelle opere del Verdi della maturità quali “La forza del destino” e “Aida”. Non bisogna poi dimenticare il Caruso insuperato cesellatore di canzoni napoletane, che all’epoca alimentarono le lancinanti nostalgie degli emigrati italiani in America.

Bio artisti

MARCO MIGLIETTA, Tenore 

Tenore Leccese, da giovanissimo ha mosso i suoi primi passi nella musica leggera. Avvicinatosi allo studio del canto lirico, si è diplomato all’Istituto R. Franci di Siena. Nel 2012, ha preso parte alla masterclass dell’Accademia Musicale Chigiana tenuta dal soprano Raina Kabaivanska e nel 2013, ha frequentato l’Opera Studio dell’Accademia Santa Cecilia tenuta dal soprano Renata Scotto. Nel novembre 2013, ha debuttato in Un Giorno di Regno di G. Verdi al Reate Festival di Rieti. Nel corso degli anni ha cantato per l’Accademia di Santa Cecilia, Accademia Musicale Chigiana, al Musikverein di Vienna e numerosi concerti per la Fondazione Luciano Pavarotti di cui fa parte dal 2014. Ha cantato nell’opera Il Cappello di Paglia di Firenze al Teatro Petruzzelli di Bari, ne “La Rondine” di G. Puccini “Milo, Maya e il Giro del Mondo” (ed. Ricordi) rappresentata, con 57 repliche, in importanti teatri italiani. Ha cantato il ruolo principale del Principe nell’opera contemporanea La Cenerentola di C. Carrara, in prima esecuzione assoluta al Teatro Petruzzelli di Bari, dove ha cantato anche ne La Gazza Ladra per l’apertura di Stagione 2016/17. Negli ultimi anni, l’importante debutto nel ruolo di Cavaradossi in Tosca al Cairo Opera House, Die Zauberflöte al San Carlo di Napoli, in AsLiCo e allo Sferisterio di Macerata, Il Cappello di Paglia di Firenze e Nabucco nel ruolo di Ismaele al Teatro di San Carlo di Napoli, La Traviata e Madama Butterfly al Teatro Petruzzelli di Bari, Camille de Rossillon ne La Vedova Allegra al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell’Otello di G. Verdi al Luglio Musicale Trapanese. Nel 2022, è ritornato al Teatro del Cairo Opera House per cantare il ruolo di Rodolfo ne La Bohème; ha cantato il ruolo principale de Il Padre nell’opera contemporanea La Notte di San Nicola di N. Campogrande al Teatro Petruzzelli di Bari e Cassio nell’Otello di Verdi al Teatro Comunale di Bologna e ne La Traviata al teatro di San Carlo di Napoli.

 

ANDRÉS JESÚS GALLUCCI, pianoforte 

Classe 1987, si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di musica “T. Schipa” di Lecce sotto la guida della prof.ssa Silvana Libardo, ottenendo il massimo dei voti, lode e menzione d’Onore. Ha conseguito il biennio specialistico di II livello in discipline musicali presso il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli, sotto la guida del M° Roberto Bollea, laureandosi col massimo dei voti e lode. Ha partecipato ai corsi di perfezionamento tenuti dai maestri di fama internazionale Ilya Itin, Oscar Martin, Gulsin Onay, Jorge Luis Prats, Michele Marvulli, Aquiles Delle Vigne. Si è avvicinato al repertorio operistico nel 2011, collaborando con il Coro Lirico di Lecce, diretto dal M° Emanuela di Pietro e con il “Coro Polifonico dell’Università del Salento” diretto dal M°De Luca. Nel Bienno 2012/2014 ha frequentato l’Accademia del Teatro alla Scala come allievo del corso per maestri collaboratori. Nel luglio 2015 ha partecipato come allievo all’opera studio della “Riccardo Muti Opera Academy”, collaborando all’interno della programmazione del “Ravenna Festival”. Intraprendendo l’attività professionale, avvia numerose collaborazioni con importanti festival e produzioni operistiche: attualmente porta avanti l’attività di maestro collaboratore di sala e palcoscenico presso la “Fondazione Teatro Gaetano Fraschini” di Pavia e il Teatro Sociale di Como all’interno del circuito “Opera Lombardia” e del Festival “Como città della musica”. È stato maestro collaboratore di palcoscenico presso il Teatro alla Scala di Milano e maestro di sala presso il Teatro Nazionale di Milano. È stato maestro al fortepiano presso il “Rossini in Wildbad Belcanto Opera Festival”, maestro di sala e palcoscenico presso il Teatro Regio di Parma e il Teatro Verdi di Busseto per il “Festival Verdi”. Ha collaborato come maestro accompagnatore con numerosi artisti di spicco del mondo dell’opera, come Filippo Morace, Roberto Coviello, Silvia Dalla Benetta, Tiziana Fabbricini, Andrea Mastroni, e altri. È stato pianista accompagnatore delle classi di canto presso la Scuola Civica di Musica “C. Abbado” di Milano. Attualmente svolge la professione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e “F. Vittadini”di Pavia.

FERNANDO GRECO, voce narrante 

Pediatra di professione, si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia e si è specializzato con lode in Pediatria e Neonatologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Roma. Dal 2000 lavora in qualità di Dirigente Medico nell’Unità Materno-Infantile dell’ospedale “Cardinale G. Panico” di Tricase. Fin dalla più tenera età si diletta nel coltivare un’innata passione musicale. Negli anni Novanta ha fatto parte del coro “Nostra Signora di Guadalupe” di Roma diretto dal contralto Stella Salvati, sia in veste di corista sia di solista. In qualità di basso-baritono, cura il repertorio vocale con il maestro Michele D’Elia. Ha studiato pianoforte con la prof.ssa Irene Scardia. Collabora con il magazine online “Il Tacco d’Italia” ed è accreditato come critico musicale per la Fondazione Petruzzelli di Bari, il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, la compagnia “Balletto del Sud”, la Stagione Sinfonica della OLES. Viene spesso invitato a far parte di giurie e commissioni di concorsi e manifestazioni musicali.

Programma

G. Donizetti Una furtiva lagrima da “L’Elisir d’amore”
F. Cilea È La solita storia del pastore da “L’Arlesiana”
G. Puccini Donna non vidi mai da “Manon Lescaut”
F. von Flotow M’apparì, tutto amor da “Martha”
F. P. Tosti L’alba separa dalla luce l’ombra Aria da camera
R. Leoncavallo Mattinata Aria da camera
U. Giordano Amor ti vieta da “Fedora”
G. Puccini E lucevan le stelle da “Tosca”
U. Giordano Come un bel dì di maggio da “Andrea Chénier”
R. Leoncavallo Vesti la giubba da “Pagliacci”
E. De Curtis Torna a Surriento Canzone napoletana
S. Cardillo Core ‘ngrato Canzone napoletana

La stagione di Opera Prima prosegue fino ad aprile. Prossimi appuntamenti. Il 4 marzo, nella settimana della Festa della Donna, Fabiola Tedesco (violino), Martina Consonni (pianoforte) e Ludovica Rana, si dedicano al repertorio cameristico di Clara Wieck ed Emy Beach nel concerto dal titolo Note poco note. Chiude la Stagione il 15 aprile “La furba e lo sciocco”, dall’opera di Pergolesi “La serva padrona”, affidata all’Ensemble della Cappella S. Teresa dei Maschi diretta da Sabino Manzo, con Valeria La Grotta (soprano), Giuseppe Naviglio (baritono) e Nicola Ceo (mimo).

La Stagione Concertistica di Opera Prima è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia e da Puglia Sounds operazione finanziata a valere sul FSC 2014-2020 patto per la Puglia Asse di intervento IV – Interventi per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e per la promozione del patrimonio immateriale.

La Stagione Concertistica di Opera Prima si realizza in partnership con Comunità Emmanuel e AIL – Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, con l’obiettivo di costruire insieme eventi che siano anche di impatto sociale.

redazione

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