Fin dall’antichità, il teatro è il luogo centrale della comunità, ha da sempre l’importante ruolo di luogo di aggregazione, di incontro e di scambio di pensiero. Il Comune di Adelfia – Assessorato alla Cultura crede fortemente nella missione del teatro e presenta una nuova stagione nell’auditorium Luigi Angiuli, in collaborazione con Il Teatro Pubblico Pugliese, l’associazione Teatrino della Colonna e il Circolo Arci Pier Paolo Pasolini. La stagione teatrale 2023/24 s’intitola “Teatro è vita” ed è dedicata alla figura di Luigi Angiuli.
“L’investimento sulla cultura crea valore aggiunto. Il Comune di Adelfia crede fortemente nel valore di questa stagione teatrale come moltiplicatore di energie sane per l’intera società e di promozione del territorio. Ringrazio le associazioni di Adelfia per il loro impegno e la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese. Sono convinto che tutto questo costituisca un elemento di crescita e di coesione sociale da promuovere soprattutto tra i giovani e nelle famiglie” dichiara Francesco Costantini, assessore alla Cultura del Comune di Adelfia.
“Lavorare per la stagione di Adelfia è motivo di orgoglio per noi del Teatro Pubblico Pugliese – commenta Sante Levante, direttore del Teatro Pubblico Pugliese -. Con i nostri uffici ci concentriamo per dare vita a stagioni che possano incontrare l’interesse e il gusto del pubblico in modo da innescare un processo di crescita e riflessione, interpretando così anche il nostro compito di formazione del pubblico. Ci auguriamo che sia l’inizio di un lungo percorso assieme”.
“Siamo contenti di questa sinergia tra Comune, associazioni e Teatro Pubblico Pugliese che ha dato vita ad un cartellone poliedrico, che possa rispondere ai vari gusti del pubblico. Il primo giugno del 2023 l’auditorium è stato intitolato alla figura di mio padre Luigi Angiuli, detto Ninì, attore e regista e drammaturgo scomparso nel 2018 ed è a lui che va dedicata questa prima stagione teatrale”, racconta Monica Agiuli, presidente dell’associazione Teatrino della Colonna.
circolo Arci Pier Paolo Pasolini di Adelfia esprime tutta la propria soddisfazione per aver dato il suo concreto contributo all’ organizzazione di una rassegna teatrale che, sicuramente,farà fare un salto di qualità,in termini culturali, alla nostra comunità”, spiega Leopoldo Attolico, presidente del Circolo Arci Pier Paolo Pasolini.
Un cartellone vario con 12 spettacoli che attraversa tutti i generi. Il Teatrino della Colonna inaugura la stagione il 28 dicembre con “Cipria” di Ersilia Cacace, interpretato e diretto da Isabella Careccia con musiche di scena su improvvisazione del Maestro Nicola Devito. La protagonista Lora DuMond incarna l’essenza della femminilità, la Diva, l’eroina di sé stessa, il riscatto femminile. Il 7 gennaio il collettivo Prisma porta in scena il caso Orlandi in “La cittadina Vaticana Emanuela Orlandi” con Barbara Grillo, scritto e diretto da Giovanni Gentile. La sparizione di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana di 15 anni, avvenne il 22 giugno 1983 a Roma, mentre la ragazza rientrava a casa dopo le lezioni di musica. Il fatto è uno dei più celebri casi irrisolti della storia italiana e vaticana. Il 21 gennaio, in prossimità delle celebrazioni del Giorno della Memoria, va in scena “Io&Miryam” di Giovanni Gentile, per la regia di Gigi Rizzi, uno spettacolo che condanna l’omofobia e le discriminazioni razziali, in cui l’amore diventa un vessillo, un simbolo di lotta. Sono passati trent’anni dalla strage di Via D’Amelio. Una ferita ancora aperta nel cuore dell’Italia. Tante le indagini, i processi i depistaggi e le sentenze per una verità, forse, troppo dura da accettare: il 28 gennaio Sara Bevilacqua porta in scena “La stanza di Agnese” che dà voce alla moglie di Paolo Borsellino, un dialogo incessante tra loro, tra le pieghe dei ricordi, con toni di tenerezza quando si tratta dei propri figli e di indignazione nei confronti dei traditori dello Stato.
Il 4 febbraio Annamaria Di Pinto ci porta in una commedia noir: “Trappola per topi”, una storia di relazioni di coppia dinamiche e delittuose di tipo contemporaneo ma dal sapore antico. Si parla ancora di relazioni, ma questa volta tra padre e figlia, in “Il padre della sposa” dell’ACTA – Associazione Culturale Teatro Adelfia, scritto da Carolyne Francke e diretto da Antonio Di Benedetto. Lo spettacolo, in scena l’11 febbraio, fuori abbonamento, descrive, in modo a tratti grottesco, quelle che sono le preoccupazioni e i maneggi di un padre del tutto impreparato al fatto che la sua unica figlia possa convolare a giuste e felici nozze. il 18 febbraio c’è“Nico Salatino concert”, uno spettacolo di musica e cabaret di e con Domenico Salatino. Il 25 febbraio l’attore barese Giuseppe Scoditti, scelto da Nanni Moretti per il suo ultimo film “Il sol dell’Avvenire”, porterà il pubblico di Adelfia nelle atmosfere di un nightclub con “1 e 95”, un monologo comico da non perdere. Il 3 marzo la compagnia teatrale A.Ge.A. porta in scena uno dei capolavori meglio riusciti di Peppino De Filippo “Non è vero ma ci credo”, un fuori abbonamento, per la regia di Pino Scattaglia, la storia del ricco industriale napoletano Gervasio Savastàno, letteralmente schiavo della sua superstizione. Il 17 marzo Il Teatrino della Colonna presenta “I colori dell’anima (Vincent Van Gogh)”, un suggestivo viaggio interiore nell’uomo-pittore Van Gogh, liberamente tratto dall’Epistolario “Lettere a Theo”, scritto, interpretato e diretto da Lino De Venuto. Il 7 aprile arriva ad Adelfia Vito Signorile con “La chemmedie voltad a la barese”, i più bei Canti della Divina Commedia letti in lingua originale e nella traduzione in dialetto barese di Gaetano Savelli. La stagione 2023/24 del Comune di Adelfia si chiude il 21 aprile con una riflessione sulla magia del teatro: “L’ultima replica. Il canto del cigno”, di e con Domenico Clemente.
Redazione