Sono state effettuate perquisizioni da parte dei carabinieri nell’abitazione del direttore generale dell’agenzia pugliese Adisu, Gavino Nuzzo, di 56 anni. Secondo le indagini avrebbe falsificato titoli e truccato concorsi per pilotare l’assegnazione di incarichi favorendo persone appartenenti al partito politico Sud al Centro, oppure collegate all’Università telematica dove lavorava come docente. Le perquisizioni sono state disposte dalla pm Savina Toscani “per la ricerca – spiega la Procura – di database, titoli abilitativi o altri documenti volti a riscontrare l’esistenza di accordi delittuosi che sarebbero stati posti in essere in occasione della pubblicazione dei vari bandi di concorso idonei ad alterare le procedure di gara”. Le perquisizioni sono state eseguite a Bari, Trani e Napoli.
L’ipotesi accusatoria è che il dg, docente di Economia e direttore amministrativo fino a pochi anni fa della università telematica Pegaso con sede a Napoli, “avrebbe turbato le procedure di gara volte all’assegnazione di posizioni di rilievo nonché, attestando il falso, nominato quale legale per la difesa dell’agenzia in un giudizio di appello il direttore scientifico dell’università”, Francesco Fimmanò, di 54 anni. Sia Fimmanò sia Nuzzo sono indagati.
Nuzzo, inoltre, avrebbe nominato le commissioni esaminatrici delle procedure concorsuali Adisu Puglia assegnando il ruolo di presidente anche a se stesso, così “garantendo l’assegnazione di incarichi, di nomine e di posizioni di impiego presso l’Adisu, turbando – secondo l’accusa – la regolarità delle gare e attribuendoli a soggetti appartenenti al partito politico Sud al Centro, ovvero collegati all’Università telematica e ai quali garantiva il conseguimento dei titoli abilitativi, presso la stessa università, necessari per ottenere gli incarichi o per partecipare ai concorsi banditi dall’Adisu”. (notizia Ansa)
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