A distanza di qualche giorno dal risultato elettorale che ha premiato la volontà dei cittadini della Città di Lecce la Sen. Adriana Poli Bortone è il nuovo Sindaco di Lecce.
IO SUD, il Movimento da lei fondato è risultato il secondo partito della coalizione di centrodestra a Lecce con l’8.10 % di preferenze.
MISSIONE COMPIUTA ?
Lo abbiamo chiesto al Segretario Regionale di IO SUD Nino Monterisi.
Non c’è dubbio che Il risultato è stato ottimo, al di sopra di ogni aspettativa e sotto ogni punto di vista. Premetto che la vittoria, noi abbiamo ritenuto, fosse già certa quando, subito dopo il primo turno, durante il quale sarebbero mancati solo una manciata di voti , abbiamo notato i sostenitori della Senatrice mobilitarsi, con grande senso di responsabilità e di vicinanza alla stessa, per garantire , nella seconda chance , il surplus , risultato poi di quasi settecento voti che ne hanno certificato la vittoria assoluta. È questa inaspettata mobilitazione che ha fatto la differenza. Ciò che è accaduto a Lecce è la prova che nelle competizioni elettorali si vince se si riesce a coinvolgere i cittadini che vogliono un buon governo , che non amano essere usati , ed è per questo che disertano il voto. In questo caso a Lecce, hanno identificato in Adriana Poli Bortone colei che avrebbe guidato un buon governo e potuto occuparsi dei problemi irrisolti della Città, delle esigenze e dei sentimenti delle loro famiglie; Essi si sono convinti dell’onestà intellettuale a tutto tondo della candidata che, a cuore aperto, ha dialogato con loro impegnandosi realmente a cercare gli strumenti migliori per risolvere le diffuse criticità lamentate. Durante la cerimonia di proclamazione si e’ vissuto un momento di commozione collettiva quando la Senatrice ,proclamata nuovo sindaco di Lecce, ha dichiarato che Lei sarebbe stata il sindaco di tutti i leccesi, perché il bene comune è un diritto di tutti i cittadini e non solo dei sostenitori elettorali. Mi rendo conto che questa potrebbe apparire una frase fatta ma ,la statura politica della Senatrice ed il trascorso istituzionale,fanno la differenza e sono il segno della totale affidabilità .
Adriana Poli Bortone ha depositato un esposto in Procura per una presunta violazione del silenzio elettorale contro il Presidente della Regione Michele Emiliano, come andrà a finire?
Essendo garantisti, confidiamo che la Giustizia, indaghi a fondo su questa vicenda così come, allo stesso modo, confidiamo che la Commissione Ministeriale incaricata del caso Bari, concluda quanto prima i propri lavori e rassicuri , non solo i baresi, che i tanti titoli apparsi sulle prime pagine delle testate locali e nazionali circa il presunto mercimonio di voti che hanno contaminato le elezioni degli ultimi anni a Bari, siano solo voci maligne non supportate da prove concrete.
Capisco che lei non vuole compromettersi ma nelle polemiche pre ballottaggio il centro destra ha enunciato indebite pressioni esercitate verso dirigenti sanitari finalizzate ad un esplicito sostegno del Presidente Emiliano al candidato uscente Carlo Salvemini.
Si sa che spesso,specialmente a sinistra, la paura di perdere posizioni apicali e vertici amministrativi nelle strutture è un’abitudine. Com’è abitudine del Presidente Emiliano (non è la prima volta) difendere le posizioni della sua parte politica non esitando ad entrare in campo a gamba tesa , del resto sostenere il candidato Salvemini,credo, sia stato un suo diritto. Uno degli elementi topici di questa tornata leccese è a mio avviso proprio la circostanza che a supporto del sindaco uscente si sia mobilitato tutto il robusto entourage del Presidente Emiliano , mi riferisco a politici di spicco quali: Alessandro Delle Noci, Claudio Stefanazzi, Loredana Capone,Stefano Minerva, Donato Metalli e lo stesso Carlo Salvemini , di fatto tutti sonoramente sconfitti da inermi cittadini che hanno dimostrato che per confinare talune superpotenze politiche basta il segno di una matita. È proprio quello che è successo a Lecce !!
Lei crede quindi che la croce sul nome di Adriana Poli Bortone posta sulla scheda elettorale potrà determinare una spinta verso il basso alla parabola dei partiti del cosiddetto campo largo in Puglia ?
Non è questione di segni, ciò che lei dice dipende soprattutto dalla qualità e dall’efficacia dell’azione politica messa in campo dalla Senatrice Poli Bortone; le testimonianze di autorevoli esponenti di governo, mi riferisco all’ Intervento dell’onorevole Mantovano, dei numerosi Ministri che l’hanno sostenuta ed omaggiata, in campagna elettorale, e perfino le attestazioni di stima della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ,danno il segno che l’Adriana non è vista oggi solo come il Sindaco di Lecce ma si fa affidamento su di Lei per risollevare le sorti del Sud , specie ora che bisognerà confrontarsi con le sfide prodotte dall’ applicazione dell’Autonomia Regionale ,oltre che per l’utilizzo dei fondi del PNRR. Credo che per riuscire a gestire un programma così oneroso sia fondamentale la riuscita del suo primo impegno dichiarato, ovvero formare una classe dirigente di governo caratterizzata rigorosamente da competenza , etica ed operosità, ed esaminando i curricula dei consiglieri c’è da essere ottimisti.
A proposito di ciò posso sin d’ora affermare che il Sindaco Poli Bortone si è già immediatamente messo all’opera, nel convocare i dirigenti degli uffici della struttura da lei diretta, per verificare da subito la reale efficienza e poi misurarsi sul come, dove e quando. Ciò è la dimostrazione di quanto asserito nei suoi comizi e nel suo dialogare con i cittadini, di essere al servizio della Città e di impegnarsi per il suo bene e la rinascita del suo splendore, offuscato da nebbie del passato, e senza dar adito a biechi interessi di parte.
Parliamo di IO SUD , il movimento fondato dalla Senatrice Poli Bortone di cui a lei viene riconosciuto il merito di una crescita esponenziale :quali sono gli obiettivi.?
Come lei ha evidenziato IO SUD è il secondo partito in quanto a voti di lista ; il merito è soprattutto ascrivibile alla segretaria provinciale di Lecce che con la Senatrice ha redatto la lista dei candidati alla carica di consigliere , operazione risultata vincente visto l’impegno che ciascun candidato ha saputo mettere in campo per acquisire consensi che sono puntualmente arrivati. Sottolineo che la campagna elettorale di IO SUD è stata caratterizzata dall’empatia che si è diffusa ,non solo tra i segretari dei partiti che hanno dato vita alla coalizione del centro destra a Lecce ,ma immediatamente tra tutti i candidati ,sottolineo candidati di tutti i partiti . È stata fondamentale la circostanza che nessuno dei dirigenti o comunque dei componenti di IO SUD si è sentito escluso in questa competizione avendo vissuto un feedback quotidiano unisono, chiedendo a ciascuno di dare il proprio contributo. Il coinvolgimento costante ha creato quell’amalgama per il quale ognuno si è sentito coartefice del risultato . È intuitivo che la strategia dell’inclusione operata dall’entourage del nuovo Sindaco, soprattutto estesa ai dirigenti provinciali , è una condizione in più per far crescere IO SUD che si sta espandendo con soddisfazione e che oggi è seguito con molta attenzione; si è compreso che il modello di governo di IO SUD oggi riparte da Lecce per replicarsi ,non solo nella Regione Puglia .
A Bari il risultato del cdx è stato diverso da Lecce, direi disastroso, secondo lei come mai ?
L’analisi è semplice ,intanto a Bari il nome del candidato sindaco del centrodestra è stato definito dopo una altalena di ipotesi . Fabio Romito ha stupito anche i suoi stessi estimatori perché in lui si è scoperta una capacità di dialogo convincente con i cittadini e dirò di più ,possiede caratteristiche non comuni e sono certo di una sua brillante carriera politica, e perchè no!, potrebbe essere un nostro candidato ideale. La sua campagna elettorale ha subito l’inefficacia del sostegno del suo partito e di chi lo avrebbe dovuto supportare. Ha fatto tutto da solo ma non poteva farcela, nonostante il suo altissimo impegno personale e la sua foga di mettercela tutta.Dall’altra parte abbiamo assistito a scenette tragicomiche tra Leccese e Laforgia i quali sino alla vigilia del ballottaggio si sono lanciati strali di ogni tipo ma alla fine si sono spudoratamente abbracciati certificando che gli improperi ad entrambi alla fine erano meritati. Seppure abbiano raccolto il doppio dei consensi di Fabio Romito il centrosinistra ha vinto la partita ma non le elezioni, è evidente che il 63% dei cittadini baresi non ha promosso l’amministrazione Decaro né tantomeno vede di buon occhio la cosiddetta continuità attraverso il suo braccio destro Vito Leccese.
Lo dimostra la straordinaria assenza di massa alle urne poiché non vi è dubbio che In quel 63 % di astenuti c’è anche la differenza tra chi rifiuta di adattarsi al sistema di potere che impone e ricatta ,e coloro i quali intendono essere trattati come cittadini e non come merce di scambio.
Si aspetta, comunque, che le diverse posizioni possano trovare un trait d’union per condividere il buon governo di Bari e di Lecce?
La domanda merita una lunga disquisizione di Storia delle Dottrine Politiche, ma per sunto direi che in quelle si è sempre agognato che il condurre le sorti di un popolo, di una città, di una associazione, dovrebbe sempre prevalere il senso comune di appartenenza alla Nazione, alla Città, all’Associazione. Mi auguro di cuore che non si parli più di sinistra o di destra ma si parli solo di programmi di unità Nazione, Cittadina e Associativa, il modo migliore per migliorare la qualità della vita.
Grazie!!!
REDAZIONE