Agguato Puglia: l’addio ai due contadini

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A moment of the funeral service of the brothers Luigi and Aurelio Luciani, the two peasants of San Marco in Lamis killed on Wednesday with gunshots, probably because they are uncomfortable witnesses to the assassination of boss Mario Luciano Romito and his brother-in-law and driver Matteo De Palma, outside the Ss. Annunziata's church in San Marco in Lamis, southern Italy, 11 August 2017. ANSA/ANNAMARIA LOCONSOLE

Un lunghissimo applauso di centinaia di persone ha accompagnato nel loro ultimo viaggio i feretri di Luigi e Aurelio Luciani, i due contadini uccisi mercoledì scorso, forse perché testimoni scomodi o per uno scambio di persona, nella strage in cui sono stati assassinati anche il pregiudicato Mario Luciano Romito e suo cognato Matteo De Palma. I funerali si sono conclusi poco fa nella chiesa Ss. Annunziata, detta anche ‘Collegiata’. Prima che i feretri, portati a spalla, uscissero dalla chiesa, il parroco della chiesa, don Pietro Giacobbe, ha abbracciato i famigliari dei due contadini, gente distrutta dal dolore. Poco dopo ha preso avvio, tra due ali di folla, il mesto corteo diretto al cimitero.
Qualcuno tra la folla ha urlato le parole ‘vittime innocenti’ per sottolineare come i due contadini fossero soltanto onesti lavoratori che si sono trovati nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, pagando con la vita la furia omicida di un ‘commando’ mafioso.

ansa

redazione

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