BARI, 10 SET – In Puglia le azioni criminose più significative messe in campo nel settore agricolo sono costituite dalla sofisticazione, soprattutto dell’ortofrutta e dell’olio: è quanto emerso dal convegno della Coldiretti nella Fiera del Levante, al quale partecipa, tra gli altri, il presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel corso del quale è stato presentato il dossier ‘Su le mani dell’agromafia nel piatto dei pugliesi’.
Si assiste anche ad una escalation di furti nelle campagne di mezzi agricoli, prodotti, fili di rame e tutto – è stato spiegato – inibisce il sano svolgimento dell’attività agricola nelle aree rurali. La Puglia – ha detto Moncalvo – è una regione a forte rischio ed è al terzo posto della classifica nazionale, con un livello di infiltrazione criminale pari all’1,31%, preceduta solo da Calabria (2,55%) e Sicilia (2,08%). Il fenomeno delle agromafie, nel corso degli ultimi 5 anni, in Puglia è aumentato: palma nera a Bari seguita da Taranto, Bat, Lecce, Brindisi e Foggia.
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redazione