L’attività della Compagnia Diaghilev al teatro Van Westerhout di Mola di Bari prosegue mercoledì 22 marzo (ore 21) con «Paradise» di Valeria Simone, spettacolo per la regia di Marialuisa Longo, prodotto dall’Associazione culturale Acasa (info biglietti 333.1260425), nel quale le interpreti Elisabetta Aloia e Lucia Zotti offrono una lucida ricognizione nel mondo del caporalato, a partire dall’esperienza di alcune immigrate polacche, braccianti in Puglia tra il 2003 e il 2008.
Molte di loro sparirono o furono trovate morte in circostanze inspiegabili. E grazie alla fuga e alla denuncia di alcuni studenti fu scoperta una fitta rete criminale che teneva in condizione di schiavitù questi lavoratori. Tuttavia, nonostante i numerosi processi e le condanne, che smascherarono l’intreccio tra caporali stranieri e criminalità locale, lo sfruttamento dei lavoratori è ancora dominante in Puglia. E «Paradise» vuole raccontare la storia di una umanità schiacciata, che per salvarsi schiaccia a sua volta, forse in modo inconsapevole con una crudeltà che non risparmia nessuno, a partire dalla vicenda di Krystyna.
È lei che mette l’annuncio su un giornale polacco, «Cercansi braccianti. Ottima paga assicurata. In Italia». In molti rispondono, in molti parlano con lei. E partono, per essere affidati ai loro “datori di lavoro” in Puglia. Krystyna continua a ricevere telefonate, ad organizzare partenze. Poi alcuni spariscono, vengono scoperti i campi di lavoro e la rete criminale che tiene questi braccianti in schiavitù. E Krystyna, che in un primo momento sembra non crederci, scoprirà, dentro l’ingranaggio del caporalato e dello sfruttamento del lavoro, i limiti della condizione umana.
Per informazioni e prenotazioni: Compagnia Diaghilev, 333.1260425.
di Antonio Carbonara