Al via ad Acquaviva ‘1799-Le Bande della Libertà’: Si parte il 31 marzo nel teatro comunale Luciani con il concerto di Eugenio Bennato

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Da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile Acquaviva delle Fonti (Bari) ospita la rassegna ‘1799-Le Bande della Libertà’, narrazione storica delle vicende legate alla rivoluzione del 1799 e delle radici giacobino-risorgimentali della tradizione bandistica acquavivese. Si parte il 31 marzo nel teatro comunale Luciani, con il concerto di Eugenio Bennato. Per l’occasione il teatro ospiterà anche la presentazione dell’associazione sindaci del sud e la proiezione di ‘Vite da Banda’. Per tutto il weekend sarà possibile visitare il museo ‘Sognare e perdersi negli abiti di un tempo’, con abiti e accessori d’epoca; mentre nei giorni di venerdì e sabato l’archeoclub Sante Zirioni condurrà il pubblico attraverso i luoghi più significativi dei moti repubblicani del 1799 nel borgo antico di Acquaviva, con la visita guidata gratuita ‘1799 Storie di eroi e di libertà’.
Domenica, con la visita guidata Alla corte dei De Mari, grazie alla narrazione della proloco Curtomartino di Acquaviva, i visitatori attraverseranno il cortile e la sale di Palazzo De Mari per conoscere le vicende dell’antico castello normanno, poi trasformato in dimora principesca e attuale municipio della città, rivivendo la storia dei signori di Acquaviva nelle antiche stanze affrescate, oggi uffici e luoghi amministrativi.
La conclusione di ‘1799-Le Bande della libertà’ è affidata alla messa in scena della morte di ‘Supriani e dei rivoluzionari del 1799’, attraverso un videomapping.
Piazza dei Martiri sarà anche teatro di un gesto simbolico, ovvero la piantumazione dell’Albero della Libertà, affinché rimangano sempre vivi il ricordo e l’affermazione degli ideali di uguaglianza e democrazia. La serata di domenica si chiuderà nella sala Colafemmina alle ore 21 con il concerto degli Uaragniaun, con il peculiare suono del loro progetto musicale che racconta le ancestrali storie del “popolo delle pietre”, in onore alla località dell’Alta Murgia barese da cui prendono il nome, una rocca tagliente ricca di misteri e passioni. (ANSA).

redazione

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