Il Teatro Forma riparte con una ricca programmazione per il 2017-2018. Sul palco alcuni tra i più interessanti artisti della scena internazionale.
Più comunicazione per gli eventi in programma al Teatro Forma di Bari. Un teatro che diventa più social, dotandosi di una nuova app, di un sito che si è rifatto il look, di un canale Spotify e di una presenza sempre più massiccia sulle piattaforme di Facebook, Instagram, Twitter, YouTube.
Un’altra grande novità, lanciata da quest’anno, è la creazione della Forma Music School (le iscrizioni sono già aperte), un percorso musicale formativo on stage, promosso e organizzato dalla Fondazione Orfeo Mazzitelli, dedicato ai giovani talenti dai 16 anni in su che desiderano diventare musicisti professionisti. I docenti saranno alcuni degli artisti pugliesi di maggiore rilievo, nazionale e internazionale: Giuseppe Bassi (contrabbasso e basso elettrico), Gaetano Partipilo (sassofono), Mimmo Campanale (batteria), Savio Vurchio (canto), Andrea Sabatino (tromba), Fabrizio Savino (chitarra elettrica), Eugenio Macchia (pianoforte acustico e fender rhodes). Tra gli insegnanti anche le competenze specifiche del Music Business e della Sociologia Musicale, grazie al prezioso apporto dell’editore e organizzatore del Jazzit Fest Luciano Vanni.
Quanto alla rassegna “Around Jazz”, sarà un cartellone di otto appuntamenti di grande e raffinata musica. Si parte sabato 28 ottobre con Maria Gadú, astro nascente della musica brasiliana, amata e coccolata da maestri come Caetano Veloso e Tony Bennett, che ha voluto duettare con lei in Blue Velvet. Con un solo singolo – Shimbalaiê, pubblicato nel 2011 – è stata capace di vendere mezzo milione di copie, rimanere in classifica per oltre dieci settimane e raggiungere i due milioni di follower su Twitter. Maria Gadú, figlia della celebre cantante brasiliana Maysa (molto nota negli anni ’60), nonostante la giovane età ha già ottenuto varie nomination ai Latin Grammy Award. Ha iniziato ad incidere all’età di sette anni, suonando presto brani di Adoniran Barbosa, Marisa Monte e Chico Buarque. Nel 2008 si trasferisce a Rio de Janeiro, arrivando subito al successo internazionale, stimata da artisti come Milton Nascimento e Caetano Veloso, con cui ha realizzato un tour e un album dal vivo. Nel 2010 è disco d’oro. Ben sei gli album al suo attivo, da “Maria Gadú” del 2009, all’ultimo, “Guela” (2015), candidato ai Grammy.
Sabato 18 novembre tocca agli inglesi Ephemerals, una band giovanissima soul e funk che, in tre anni e tre album, ha raggiunto mezzo mondo, totalizzando milioni di visualizzazioni fra streaming e YouTube, soprattutto dopo la collaborazione nel pezzo I feel so bad con Kungs, dj francese di vent’anni. La loro è una carriera sempre più in ascesa, anche se Hillman Mondegreen, autore, produttore, vero e proprio deus ex machina del gruppo, precisa che «la musica non è una carriera, è la nostra vita. Io non ho amici nella scena musicale, non mi troverai mai in un locale dove non suonano gli Ephemerals».
Sabato 2 dicembre l’artista newyorchese Cory Henry, organista e tastierista dall’immenso talento, presenta il suo progetto con i The Funk Apostles: vincitore di 3 Grammy Award con gli Snarky Puppy, è un vero e proprio fuoriclasse del suo strumento, l’Hammond B-3, che suona da quando aveva solo 2 anni. L’unione con i The Funk Apostles è una esplosione incredibile di funk, gospel e jazz.
Venerdì 15 dicembre è la volta di un altro nome internazionale proveniente da New York, il cantautore e pianista Peter Cincotti. Dategli 88 tasti, una panca e un microfono e lui può portarvi ovunque; quando Cincotti si siede al piano è come se avesse il mondo tra le sue dita. Nel suo nuovo album, in uscita il prossimo 13 ottobre, compirà un viaggio che lo porterà lontano da casa: il titolo è infatti Long Way From Home.
Sabato 27 gennaio tocca al recente vincitore di due David di Donatello per la miglior colonna sonora del film Indivisibili: lui è Enzo Avitabile, sassofonista, compositore e cantante, 40 anni di carriera, un’icona della musica d’autore partenopea. Lotto infinito il titolo del suo ultimo album, pubblicato nel 2016.
Sabato 24 febbraio torneranno sul palco del Teatro Forma, in veste inedita, Danilo Rea e Peppe Servillo, per presentare “Napoli e Jazz”, un tributo alla tradizione napoletana rivitalizzata in chiave jazz. Un viaggio in duo tra le perpetue trame della canzone partenopea dove le melodie dei compositori più celebri rivivono nell’appassionata interpretazione de due artisti. Dai poetici testi di Murolo, Bovio e Carosone, a quelli evocativi di Je Te vurria Vasà, Reginella, Era De Maggio, senza tralasciare una doverosa citazione al grande Modugno e ad altri memorabili autori.
Sabato 24 marzo spazio a un altro progetto tutto italiano di grande successo. È quello del duo Musica Nuda, formato da Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso), che presenteranno il loro nuovo lavoro discografico, intitolato “Leggera”.
Infine, sabato 28 aprile arriverà al Forma la nuovissima stella del soul targato Regno Unito, Myles Sanko, definito «The Love Child of Soul Music» da Time Out Magazine, un irresistibile mix di soul, funk e jazz che arriva dritto al cuore.
Nel cartellone del teatro non mancheranno altre preziose rassegne, come “Ecotopia”, prodotta dall’associazione culturale “Nel Gioco del Jazz”, con 14 concerti. Per la prosa ci sarà “Risollevante” (4 spettacoli) e “Sorrisi e Canzoni”, diretta da Fabiano Marti (6 spettacoli). La novità è rappresentata dalla Compagnia del Dadotratto, con 4 appuntamenti. L’Anonima GR, inoltre, tornerà sul palco del Forma ad ottobre (7, 8, 14, 15, 21, 22) con “Biancaneve e i due nanetti”, mentre nel mese di gennaio e aprile presenterà in anteprima il nuovo lavoro, dal titolo “Due in una mutanda”.
Biglietti e abbonamenti in vendita al botteghino del teatro e su www.bookingshow.com. Infotel: 080.501.81.61.
redazione