Con la richiesta di costituzione di nuove parti civili, Ministero dell’Ambiente, Legambiente e un comitato cittadino per la bonifica degli ordigni bellici, che si aggiungono alle già costituite Regione Puglia e Comune di Molfetta, è cominciato dinanzi al Tribunale di Trani il processo sulla presunta maxitruffa da 150 mln legata alla costruzione del nuovo porto di Molfetta.
A processo ci sono 42 persone, fra le quali il senatore Antonio Azzollini, all’epoca dei fatti sindaco di Molfetta, accusate a vario titolo di associazione per delinquere, falso, abuso d’ufficio, truffa, frode in pubbliche forniture, rifiuto di atti d’ufficio, violazioni ambientali e paesaggistiche, minaccia a pubblico ufficiale, concussione per induzione. Secondo l’accusa i lavori appalti nel 2007 per 72 mlm di euro sono poi lievitato a 147 mln e gran parte dei finanziamenti sarebbe poi stata distratta e utilizzata per far quadrare i conti del bilancio cittadino.
Ansa
di Antonio Carbonara