Non possiamo continuare ad essere penalizzati rispetto ad altre regioni, per questo, così come ha evidenziato il Presidente Emiliano in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante, occorre che il nuovo Governo garantisca gli investimenti necessari per rendere il Mezzogiorno e la Puglia in particolare, pienamente interconnessa con il resto del Paese, realizzando sia l’alta velocità ferroviaria da Lecce a Bologna, sia l’alta Capacità da Napoli – Bari – Lecce – Taranto, che connetterebbe in maniera definitiva la Puglia al resto del Sud e all’Italia”.
Così l’Assessore Regionale ai Trasporti Anna Maurodinoia.
Secondo l’Assessore “occorre tenere presente che le linee veloci italiane di RFI sono composte da un “sistema misto” Alta Velocità/Alta Capacità, con la presenza di tratte ad AV (velocità minima 250km/h), dedicate alla lunga percorrenza dei passeggeri (Torino – Milano-Napoli-Salerno e Milano-Bologna), e di tratte ad Alta Capacità (Bologna – Verona o Napoli Bari) dove convivono con il traffico merci a bassa velocità. In sostanza, da un punto di vista tecnico, una linea ad Alta Velocità è incompatibile con la rete tradizionale: il binario è lo stesso, ma l’impiantistica è completamente diversa, per cui anche i treni devono essere espressamente progettati per questo scopo. Il concetto di L’Alta Capacità” invece, punta ad aumentare il numero di treni che possono circolare su una data linea, ma il requisito principale è l’aumento dei binari con le conseguenti interconnessioni frequenti fra linee vecchie e nuove”.
“Per cui – ha continuato la Maurodinoia – nel quadro degli investimenti infrastrutturali previsti dalla legge “Sblocca Italia”, è stata identificata come prioritaria, in ambito nazionale, l’itinerario AV/AC Napoli-Bari, relativo alla Direttrice Napoli-Bari-Lecce-Taranto. L’obiettivo principale è velocizzare i collegamenti attuali sia per servizi nazionali di lunga percorrenza sia per il servizio regionale e merci, prevedendo interventi di raddoppio e di variante all’attuale tracciato”.
La linea AV/AC Napoli – Bari, (costo complessivo 6,2 miliardi di euro. I lotti già appaltati, l’attivazione entro il 2026), viene perseguita, sia con gli interventi infrastrutturali, (raddoppio in variante di circa 47 km di linea della tratta Apice – Orsara, di cui 80% in galleria, con realizzazione della nuova stazione di «Irpinia»; raddoppio in variante della tratta Orsara – Bovino) sia attraverso potenziamento tecnologico.
In cantiere anche il potenziamento della linea Adriatica Bologna – Bari – Lecce, lungo la quale sono in corso i lavori del raddoppio tra Ripalta e Lesina. Oggi la velocità di percorrenza nel tratto Lecce Brindisi è già attivo a 200 km/h, mentre nelle tratte Brindisi-Bari-Foggia-Ancona l’upgrading è programmato e se ne prevede il completamento entro il 2024.
“Pertanto – ha concluso l’Assessore – fermo restando la conclusione dei numerosi interventi messi in campo per la realizzazione di queste importanti infrastrutture a favore dell’Alta Capacita, da parte della Regione ci sarà il massimo impegno per chiedere con forza al nuovo governo che alla Puglia sia garantita anche l’Alta velocità in tutto il territorio regionale.
Ora più che mai, per poter uscire da questa situazione di grande difficoltà e per ridurre il divario tra Nord e Sud, occorre un lavoro di squadra con tutti i rappresentanti istituzionali pugliesi. Per cui chiederò a tutti i nostri parlamentari di istituire un “tavolo permanente sull’alta velocità”, con l’esclusivo obiettivo di garantire ai pugliesi le stesse infrastrutture presenti in altre regioni”.
redazione