BARI, 15 GIU – Si chiama Mario ed è il nuovo amico dei malati di Alzheimer. Tecnicamente parlando si tratta di un Managing active and healthy aging with use of caring service robots. Un sistema, cioè, di gestione dell’invecchiamento attivo e in salute mediante l’uso di un assistente robot.
Mario è un automa dall’aria simpatica occhi grandi, forme umanoidi, concezione innovativa. L’ospedale voluto da Padre Pio a San Giovanni Rotondo (Foggia) ne sta sperimentando tre esemplari sui pazienti con demenza nell’Unità di geriatria. E’ il prodotto di un progetto europeo da 4 milioni di euro, che coinvolge una decina di università, centri di ricerca, imprese e strutture sanitarie di sei diversi paesi: per l’Italia il Cnr e, appunto, la ‘Casa sollievo della sofferenza’, a San Giovanni Rotondo, in Puglia. Il geriatra Antonio Greco, direttore della struttura, ne presenterà domani i primi risultati a Pistoia al Convegno nazionale sui Centri Diurni Alzheimer
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di Antonio Carbonara