La città di Foggia si prepara a ospitare nuovamente la lirica, dopo 15 anni, celebrando i natali di Umberto Giordano, che qui nacque il 28 agosto 1867. Le celebrazioni sono organizzate dal Comune di Foggia in collaborazione con il Conservatorio “Umberto Giordano”, l’Accademia di Belle Arti, l’Università di Foggia e la Fondazione Banca del Monte di Foggia e la Fondazione “Apulia Felix”. Col sostegno di Amiu Puglia – servizi e tecnologia per l’ambiente, e del Teatro Pubblico Pugliese.
Al teatro che porta il suo nome, Teatro Giordano, due le opere in programma per il 150esimo anniversario della nascita del grande compositore. Andrea Cheniér in programma il 24 (ore 21.00) e 26 marzo (ore 18.30) con la direzione del Maestro Massimiliano Stefanelli e Giove a Pompei, il 5 e 7 maggio 2017. Giove a Pompei, rappresentata l’ultima volta nel 1921, sarà diretta da Gianna Fratta.
Per le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario della nascita di Umberto Giordano è stato costituito presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo il comitato tecnico scientifico che avrà il compito di coordinare e promuovere le iniziative culturali previste. Il comitato è presieduto dal Sindaco di Foggia, Franco Landella, e composto dall’Assessore comunale alla Cultura Anna Paola Giuliani, dal Dirigente del Settore Cultura del Comune Carlo Dicesare, dal direttore del Conservatorio “Umberto Giordano”, Francesco di Lernia, dal Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia, Eva Belgiovine, dal Prorettore dell’Università degli studi di Foggia, Giovanni Cipriani, dal Presidente della Fondazione Banca del Monte di Foggia, Saverio Russo, dal Presidente della Fondazione Apulia Felix, Giuliano Volpe, dalla pianista e direttrice d’orchestra, Gianna Fratta, dallla Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, Simonetta Bonomi, da Enrico Sannoner dell’Associazione Amici della Musica di Foggia e dal musicologo Guido Salvetti.
Andrea Chénier STEFANO LA COLLA, Carlo Gérard ELIA FABBIAN, Maddalena di Coigny, CRISTINA PIPERNO, Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Umberto Giordano”, Direttore MASSIMILIANO STEFANELLI. Coro Lirico Pugliese. Maestro del coro AGOSTINO RUSCILLO Regista ALBERTO PALOSCIA; Scenografo ALFREDO TROISI, Costumista ARTEMIO CABASSI.
Andrea Chénier – si legge nelle note di regia di Alberto Paloscia – segna una delle tappe più alte del verismo in musica; Giordano risponde al naturalismo al calor bianco di Cavalleria rusticana di Mascagni – titolo di esordio del filone della “Giovine Scuola Italiana” – e a alla poetica intimista della Bohème di Puccini con un sapiente e calibratissimo giuoco musicale e teatrale, imperniato su un profondo e perfetto connubio tra voci, orchestra e palcoscenico. La lezione dell’ultimo Verdi – quello di Otello e Falstaff -, dell’opera francese del secondo Ottocento – in particolare di Bizet e Massenet -, la lezione dell’opera russa e di Musorgskij, particolarmente evidente nel protagonismo del coro e nel magistrale trattamento delle masse corali: tutto questo viene risolto ed equilibrato dalla mano sopraffina del compositore pugliese con un sapiente dosaggio delle sue capacità di orchestratore e di melodista, con il gusto – tutto giordaniano – del “montaggio sonoro” che ha non pochi punti di contatto con la nuova forma di spettacolo che vede la luce proprio alla fine degli anni Novanta dell’Ottocento, quasi contemporaneamente alla gestazione di Chénier: il cinema.
Dramma di ambiente storico in quattro quadri, libretto di Luigi Illica, Maestro concertatore e direttore, Massimiliano Stefanelli, regia Alberto Paloscia, Scene Alfredo Troisi, costumi Artemio Cabassi. L’Orchestra è del Conservatorio Umberto Giordano di Foggia, il Coro Lirico Pugliese con Direttore del Coro Agostino Ruscillo. Andrea Chénier sarà interpretato da Stefano La Colla, Carlo Gérard da Elia Fabian, Maddalena di Coigny da Cristina Piperno, La mulatta Bersi da Sofio Janelidze, Madelon e la contessa di Coigny da Angela Bonfitto, Roucher e Fouquier Tinville da Daniele Piscopo, Pietro Fléville, romanziere e il sanculotto Matthieu da Matteo D’Apolito; un «Incredibile» e l’Abate, poeta da Cataldo Caputo e infine Schmidt, il maestro di casa e Dumas da Carlo Agostini.
Apertura straordinaria del bottegino del Teatro Umberto Giordano lunedì 20 marzo10:00 – 12:00, martedì 21 marzo 10:00 – 12:00/16:00 – 18:00; mercoledì 22 marzo19:00 – 21:00; giovedì 23 marzo; 10:00 – 12:00/16:00 – 18:00; venerdì 24 marzo 10:00 – 12:00/19:00 – 21:00; domenica 26 marzo 16:00 – 18:00. Info Teatro Giordano Foggia – Piazza C. Battisti 0881 792908; www.teatrogiordano.it; facebook teatroumbertogiordano; twitter teatro_giordano; instagram; teatro_giordano
di Antonio Carbonara