Il suono si fa luce, colore e immagine. Accade in «Entropia», performance di musica e pittura del trombettista pugliese Giuliano Di Cesare, di scena con il percussionista Luca Vincenzo Lorusso, sabato 13 gennaio (ore 19), nel Palazzo della Città Metropolitana di Bari (ingresso libero), per l’appuntamento straordinario di chiusura del festival Anima Mea diretto da Gioacchino de Padova nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro.
Il progetto, presentato anche al Festival MIA di Lisbona e di recente nella rassegna dello Steglitz Museum di Berlino, si propone come atto creativo che riconduce al suono primordiale. La performance diventa composizione estemporanea in un mix creativo di contenuti musicali e pittorici. E l’opera d’arte generata rompe il muro del suono per farsi materia viva in movimento.
«Entropia» si propone, pertanto, come un viaggio alla scoperta di percorsi sonori ancestrali e inattesi: un viaggio che disorienta lo spettatore, al quale non rimane che aggrapparsi al vagare ritmico nell’inconscio.
Nell’attraversare la storia delle sue creazioni, Di Cesare rivela progressivamente ogni sonorità nascosta, per giungere all’esposizione finale di opere che sono al contempo il viaggio e la meta, prova tangibile della fusione possibile tra suoni e colori.
La ricerca artistica si snoda sul crinale, ricco e sorprendente, della free improvisation, generando un momento irripetibile nella creazione dell’opera, che appare inaspettata nella fusione tra musica e colore, nell’atto creativo in cui l’attimo sonoro si materializza con la sua impronta cromatica ed emozionale.
Artista eclettico che spazia tra molti linguaggi espressivi, con sorprendenti risultati, Di Cesare è anche socio fondatore dell’Associazione AccordiAbili, nata a Fasano nel 2011, con l’obiettivo di promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie in grado di avvicinare i disabili all’utilizzo di uno strumento musicale. È, infatti, di sua invenzione la slide trumpet grazie alla quale il trombettista tetraplegico Vincenzo Deluci è potuto tornare a suonare dopo l’incidente stradale del 2006.
redazione