Anniversario di Renata Fonte e Francesco Marcone, vittime innocenti di mafia. Emiliano: “Due pugliesi che vissero la legalità come scelta di vita quotidiana”

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“Avere memoria della storia di Renata Fonte vuol dire ricordare l’impegno coraggioso di una donna, di una madre, un’insegnante, una rappresentante delle istituzioni, che con passione e dedizione ha affrontato, spesso in solitudine, importanti battaglie civili e sociali in favore della sua terra, contro le lottizzazioni cementizie e la speculazione edilizia di un angolo meraviglioso del Salento. Fu una donna impegnata in politica assai determinata che intuì la diffusione crescente e pervasiva della criminalità nella vita sociale, economica e politica della propria comunità.
Guardare alla sua vita ed ispirarsi all’esempio di Renata Fonte è un esercizio doveroso e utile. A questo servono gli anniversari. A ricordarci che cosa significa essere cittadini consapevoli e servitori dello Stato.
Oggi ricordiamo anche il sacrificio di un funzionario di vertice dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, Francesco Marcone, assassinato a Foggia mentre rientrava a casa. Un uomo che, proprio come Renata Fonte, ha esercitato il ruolo che gli derivava dalla sua funzione lavorativa con grande senso di responsabilità e spirito di servizio. Renata e Francesco, due pugliesi che vissero la legalità come scelta di vita quotidiana”.

Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nell’anniversario della morte di Renata Fonte e Francesco Marcone, vittime innocenti della mafia.

redazione

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