Antonio Lomoro, sindaco di Valenzano, procede ‘spedito’ dopo la sentenza del Tar del Lazio che gli ha dato ragione (n.3101/2019) , riabilitandolo nel suo ruolo di primo cittadino e dopo lo scioglimento del consiglio comunale per “infiltrazioni mafiose”. Nulla di tutto ciò e dunque possibilità di riprendere il mandato che gli è stato conferito dalla cittadinanza.
Essendo la sentenza del Tar Lazio immediatamente esecutiva, Lomoro giorno 11 marzo 2019 si è presentato al Comune per riprendere l’esercizio delle proprie funzioni per l’ordinaria amministrazione. Ma, suo malgrado, prendeva atto della nomina di un commissario prefettizio per la “provvisoria gestione dell’ente e per il periodo strettamente necessario a rinnovare gli Organi Elettivi nella prossima tornata elettorale“.
Lomoro, sostenuto dagli avvocati Franco Gagliardi La Gala e Giovanni Caponio del Foro di Bari, ha immediatamente scritto al Ministero degli Interni in persone del suo ministro pro-tempore, all’Ufficio Territoriale del Governo di Bari in persona del suo Prefetto pro-tempore, in ordine all’esecuzione della sentenza n.3101/2019 del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Nella richiesta l’invito a considerare la Legge n.120/1999 lì dove si esige che le elezioni dei consigli comunali devono essere rinnovati “per motivi diversi dalla scadenza del mandato e da svolgere nella stessa giornata domenicale ricompresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno del 2019″.
Dunque, elezioni molte vicine, in attesa di riscontro alle richieste di Antonio Lomoro e dei legali.
Antonio Carbonara