Antonio Maria La Scala non è più il presidente dell’associazione Penelope Italia Onlus (associazione nazionale dei parenti e degli amici delle persone scomparse). A darne notizia lui stesso sulla propria pagina facebook.
I motivi sono stati spiegati in una intervista registrata e concessa alla nostra redazione. “Sono tanti e diversi gli impegni sul territorio nazionale che mi sottraggono tempo”, commenta La Scala che è attualmente presidente nazionale dell’associazione Gens Nova e vice presidente nazionale A.N.F.I.
“Ho ritenuto di dover dare le mie dimissioni perchè è particolarmente complesso portare avanti la mia professione di avvocato e due associazioni, Penelope è già una associazione avviata. Il direttivo ha respinto le mie dimissioni ma essendo irrevocabili sono state accettate. Quanto a Gens Nova a breve aprirà due sedi nelle Marche e in Sicilia. L’associazione ha compiuto 15 anni di attività e ha altre sedi in Veneto nel Lazio“.
“Ora penserà di offrire le sue competenze alla politica?” abbiamo chiesto a La Scala. Risposta secca e senza perplessità: “io non sono contrario all’impegno politico, purchè per politica si intenda fare fatti concreti e non promesse assurde. Se mi si chiederà di scendere in campo, di mettere a disposizione l’esperienza che ho costruito negli anni, io ci sarò. Non ha senso dire quale colore politico, mi schiererò con chi in concreto abbia desiderio di aiutare la cittadinanza. Ho dimostrato attraverso Penelope anche attraverso le mie dimissioni che non amo le poltrone, non amo i titoli o la mediaticità. Amo la concretezza”.
Abbiamo ricordato a La Scala che il prossimo impegno elettorale è quello relativo alle Regionali 2020 e gli abbiamo chiesto se prevede una possibilità di candidatura e in veste di candidato-presidente.
“Non lo escludo- ha dichiarato La Scala che possa accettare una candidatura come candidato- presidente alla Regione Puglia in un movimento alternativo a quelli esistenti. Ma solo in un ruolo di prim’ordine e con poteri tecnici. Ma farò di tutto se a chiedermelo sarà la gente comune. Un impegno politico con un programma chiaro e che risponda alle esigenze dei cittadini e che fornisca i mezzi necessari per l’attuazione. Non escludo una candidatura politica anche a livello nazionale se giungesse una proposta. Domani sarò a Montecitorio per incontrare il presidente della Camera Roberto Fico in una manifestazione sul tema femminicidio“.
Antonio Carbonara