Quattro persone – tra cui un carabiniere e un avvocato – sono state arrestate e poste ai domiciliari dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip di Taranto Alessandra Romano su richiesta del pubblico ministero Marzia Castiglia con le accuse, a vario titolo, di circonvenzione di incapace nei confronti di un anziano, violenza privata, infedele patrocinio e autoriciclaggio.
Il militare, A.S. , in servizio presso la stazione di Martina Franca, avrebbe approfittato dello stato di inferiorità fisica e psichica di un anziano ultraottantenne che viveva solo (è deceduto nel corso delle indagini) in una zona rurale, lo avrebbe indotto a versare sul suo conto corrente, cointestato alla moglie, la somma di 184mila mila euro.
Una parte della somma, invece di essere impiegata per provvedere al sostentamento e alla cura dell’anziano, era stata utilizzata per le esigenze personali della coppia e, in particolare, per l’estinzione di un mutuo, il pagamento di finanziamenti e l’acquisto di beni mobili e immobili.
Un’altra parte, invece, era stata trasferita su conti intestati alla moglie del carabiniere.
Il presunto raggiro nei confronti dell’anziano, in stato di completa indigenza, sarebbe stato ideato con l’ausilio dell’avvocato martinese F.R. che tempo prima lo aveva assistito in una controversia civile e, successivamente, era entrato in conflitto con l’anziano per ragioni di natura professionale. Un’altra persona, legata da rapporti di conoscenza e frequentazione sia con la vittima che con gli altri indagati, avrebbe contribuito a depistare le indagini ( fonte ansa).
Redazione