Approvata all’unanimità in Consiglio regionale la proposta di legge per la valorizzazione, promozione e sostegno della cultura bandistica pugliese.
“Parliamo di una legge – spiega la consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari – molto attesa, che va a tutelare veramente quelle che sono le nostre tradizioni. Ringrazio il presidente Donato Metallo, tutti i componenti della sesta Commissione consiliare e il Dipartimento per il grande lavoro fatto in sinergia. Le bande rappresentano un patrimonio inestimabile per la nostra regione, che dobbiamo promuovere e valorizzare. Nel tempo ho avuto la possibilità di incontrare Sindaci, Comuni, direttori d’orchestra, che ci hanno ringraziato per questo lavoro di vera partecipazione, dove c’è stato grande ascolto. L’elemento principale di novità è stato incardinare questa norma all’interno della legge quadro sui beni culturali immateriali, la 17/2013 e questo è stato possibile per effetto della riforma che il Consiglio ha approvato nel 2021 per l’inventario del patrimonio culturale immateriale. Contiamo di inserire nella norma quadro anche altre leggi riconducibili al nostro patrimonio immateriale, ad iniziare dalle feste patronali, per cui stiamo esaminando in Commissione la proposta di legge. Abbiamo il dovere morale nei confronti dei nostri ragazzi, e di chi ci ha lasciato queste tradizioni, di tutelare questo enorme patrimonio. L’abbiamo fatto e lo stiamo facendo attraverso lo strumento migliore, che è quello della conoscenza. Senza la conoscenza e la giusta formazione non si può avere tutela nei confronti di un patrimonio talmente importante e inestimabile che fa sì che la nostra regione, poi, possa avere anche dei numeri importanti da un punto di vista economico del turismo. Dobbiamo ricordarlo sempre: se abbiamo tanti turisti in Puglia, è perché abbiamo una cultura di accoglienza, ma anche talmente alta dal punto di vista qualitativo che ci viene riconosciuta dallo stesso Ministero della Cultura. Quest’anno sono stati riconosciuti numerosi soggetti destinatari del Fondo unico dello spettacolo. Tutto questo avviene perché tutti quanti insieme, opposizione e maggioranza, senza colore di partito, riusciamo a fare questo lavoro. Ritengo quindi indispensabile fare un passaggio ulteriore rispetto a quelle che sono le risorse necessarie per mantenere il sistema cultura in Puglia. È necessario che ci sia lo sblocco delle risorse FSC, ci sono operatori culturali che ci chiedono un intervento, che ci chiedono i bandi, ma purtroppo al momento non possiamo intervenire perché non abbiamo le risorse. Il Governo tiene ancora bloccate le risorse FSC, che sappiamo essere vitali non soltanto per la Puglia ma per tutte le Regioni italiane. Spero quindi che questo lavoro, che va verso la tutela del nostro patrimonio culturale immateriale, possa anche attrarre la giusta attenzione da parte del Governo e far comprendere come siano necessarie risorse economiche per poter sviluppare veramente e pienamente quella che è l’economia di una regione”.
Redazione