-Arium Lab presenta
Dibattito sui depositi nucleari in Puglia e Basilicata
Venerdì 15 gennaio ore 18.30
Diretta online sulla pagina Fb di -Arium Lab
(https://www.facebook.com/groups/3253016191436621)
Più che una provocazione è una possibilità concreta. Sogin, la società pubblica di gestione del nucleare ha pubblicato la mappa dei 67 potenziali siti per lo stoccaggio perpetuo delle scorie nucleari italiane. Sette le regioni che, in base a 25 criteri, hanno zone geosismiche compatibili con la costruzione di un deposito di massima sicurezza: Piemonte, Toscana, Lazio, Sardegna, Sicilia ma anche Puglia e Basilicata. A rischio i comuni di Gravina, Altamura, Laterza, Matera, Bernalda, Montalbano, Montescaglioso, Genzano, Irsina, Acerenza e Oppido Lucano. Enti locali e ambientalisti, come già 17 anni fa, sono al lavoro per contrastare una scelta non condivisa dai territori che deciderebbe per sempre il futuro di regioni che oggi hanno una vocazione turistica e agricola. E’ possibile impedire un simile destino e cosa significa sigillare sotto metri di cemento armato, rifiuti radioattivi a bassa e media attività che per diventare innocui per salute e ambiente richiedono 300 anni?
In un dibattito moderato da Rocky Malatesta, fondatore di -Arium Lab, si parlerà di scorie radioattive, centrali nucleari, siti di stoccaggio, rischi ambientali, volontà popolare e pericoli per la salute, ma non solo. Venerdì 15 gennaio alle ore 18.30, in una diretta online sulla pagina del gruppo Facebook di -Arium Lab (https://www.facebook.com/groups/3253016191436621), si confronteranno Marisa Ingrosso, autrice di “Sud Atomico”, saggista e redattrice de La Gazzetta del Mezzogiorno, e Nicolò Carnimeo, delegato WWF Italia per la Puglia.
Redazione