Arpa Puglia potenzia la sede di Taranto: presentati l’“Ammodernamento strutturale e innovazione tecnologica del Dipartimento provinciale Arpa di Taranto”, presso l’ex Ospedale Testa, in Contrada Rondinella a Taranto
Sono stati inaugurati oggi i nuovi laboratori del Dipartimento provinciale Arpa di Taranto” presso l’ex Ospedale Testa, in Contrada Rondinella a Taranto, con ammodernamento strutturale e innovazione tecnologica.
Sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), Stefano Laporta, il direttore generale dell’Arpa Puglia, Vito Bruno, il direttore del Dipartimento provinciale Arpa di Taranto, Vittorio Esposito. Dopo la benedizione dei locali da parte del vescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, si è svolto il taglio del nastro inaugurale.
L’appuntamento si è svolto nel rispetto delle misure di contrasto e contenimento dell’emergenza Covid-19.
“Stiamo potenziando – ha detto il presidente Michele Emiliano – tutto quello che è possibile potenziare per avere una capacità di rilevare ogni dato ambientale. Siamo riusciti in questi anni a rafforzare Arpa Puglia e a fare moltissime assunzioni, molte delle quali destinate proprio a Taranto. Pensiamo di potere accompagnare questo lavoro che ci attende nell’area tarantina avendo come punto di riferimento fondamentale, come è già stato negli anni passati, Arpa Puglia e le sue dotazioni in tutti i settori, compresa l’Agenzia del Mare che per noi è un fiore all’occhiello. Tante sono le cose avvenute in questi cinque anni. Adesso speriamo di riuscire a consolidare tutti questi passaggi. Taranto oggi ha una dotazione infrastrutturale, anche all’Arpa, molto più importante e potente di quella del passato. E’ chiaro che dobbiamo continuare a migliorare”.
“Abbiamo lavorato per garantire alla sede di Taranto un upgrade logistico, tecnologico e laboratoristico ed aumentato il numero delle risorse umane specializzate – ha detto il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno -, con un programma che prevede a regime 146 figure tra chimici, ingegneri, geologi, biologi, fisici, architetti, agronomi, cercando così di valorizzare i talenti di tanti giovani professionisti. Ad oggi abbiamo assunto già 67 nuove figure professionali, che portano al Dipartimento di Taranto la più significativa iniezione di risorse umane e strumentali tra le varie sedi territoriali. In questi tre anni non siamo stati mai fermi, tra controlli, monitoraggi, ispezioni, ed una incessante attenzione per l’innovazione tecnologica e laboratoristica per la sede di Taranto. Abbiamo lavorato sempre in sinergia con le altre istituzioni del territorio, per rendere l’Arpa nella provincia di Taranto all’altezza delle grandi sfide che ogni giorno deve affrontare”.
“Voglio condividere con voi tutti l’importanza di questo incontro – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Stea – , dal momento che sono sempre più convinto che la sostenibilità ambientale sia voce fondamentale nell’ambito di un corretto ma certo sviluppo anche economico, sociale e culturale della nostra regione, con particolare riferimento ad aree critiche qual è questa della provincia ionica. La Puglia che vogliamo, che stiamo costruendo giorno dopo giorno, deve essere uno dei motori di una nuova epoca. La strada giusta insomma per affiancare ad un solido sistema di sviluppo industriale e sociale, la crescita di voci ormai fondamentali della nostra economia quali il turismo, l’agricoltura, l’artigianato, con una cultura innovativa in tema di eco sostenibilità”.
I laboratori del Dipartimento Arpa di Taranto, che fino a ieri erano dislocati in due sedi (una in via Anfiteatro, nel centro della città e l’altra all’ex ospedale Testa) da oggi si polarizzano in una unica sede, in Contrada Rondinella, dove sorgeva il sanatorio antitubercolare (info nella scheda “L’ex ospedale Testa”).
L’edificio sarà anche sede del Polo di Specializzazione Microinquinanti di Arpa Puglia, eccellenza nella determinazione dei composti organici persistenti (POP), e in particolar modo di PCB, diossine e IPA, in campioni di aria, acqua, terreni, rifiuti e alimenti.
Controlli e ispezioni nel triennio 2017-2019
Nell’ultimo triennio, i laboratori del Dap di Taranto, con 34 tecnici di laboratorio, hanno accreditato 32 prove, hanno analizzato 11.350 campioni e hanno eseguito 196.039 prove.
Nello stesso periodo, per quanto riguarda i controlli e le ispezioni, sono state effettuate:
35 ispezioni AIA/AUA eseguite nell’ultimo triennio
270 non conformità rilevate
135 sanzioni amministrative
34 violazioni penali
Molteplici sono state le attività di Arpa sul sito Ilva/Ami(ArcelorMittal Italia), e in particolare 12 ispezioni ordinarie e 6 straordinarie. Tanti anche i campionamenti effettuati: 41 sulle emissioni in atmosfera, 92 nelle acque sotterranee, e ben 348 campionamenti sono stati effettuati nell’aria e nell’ambiente dello stabilimento.
Per quanto riguarda le collinette ecologiche nel Quartiere Tamburi, a settembre 2019 è stata completata la copertura preliminare del versante meridionale della cosiddetta “collinetta ecologica n. 3” dell’ex Ilva, presso il rione Tamburi.
Le collinette erano state sequestrate nel febbraio 2019 dal Tribunale di Taranto a seguito dell’informativa di Arpa Puglia riguardante il materiale costituente il manufatto, per la presenza di scarti industriali.
La vicinanza con i plessi “Deledda” e “De Carolis” dell’Istituto Comprensivo Vico – De Carolis, recettori sensibili, ha dato impulso alle Istituzioni per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza.
L’intervento di copertura, fortemente voluto proprio da Arpa Puglia, era diventato necessario in quanto il materiale inquinante ivi stoccato, a 40 anni dalla sua posa, oramai affiorava per via dell’erosione.
Monitoraggi delle acque
Per quanto riguarda le attività sulle acque, sono stati effettuati diversi monitoraggi delle acque di balneazione attraverso 71 stazioni, circa 426 campionamenti l’anno e 852 determinazioni analitiche l’anno. Per quanto riguarda l’alga tossica (Ostreopsis ovata) sono state installate 2 stazioni ed effettuati 16 campionamenti l’anno.
Sono stati effettuati monitoraggi sui Corpi Idrici Superficiali(Cis) attraverso la realizzazione di 24 siti di monitoraggio, 238 campionamenti, circa 5.000 determinazioni analitiche/anno su acqua, sedimenti, biota e EQB.
Per realizzare i monitoraggi sui corpi idrici sotterranei (Rete Maggiore) sono state installate 52 stazioni di osservazione, 104 campionamenti annui, e sono state effettuate circa 7.000 determinazioni analitiche l’anno.
In base alla “Direttiva quadro 2008/56/CE” sulla strategia per l’ambiente marino, successivamente recepita in Italia con il “d.lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010”, sono stati effettuati i monitoraggi con 15 stazioni, 50 campionamenti l’anno e più di 2000 determinazioni analitiche l’anno.
Inoltre sono stati effettuati i controlli delle acque reflue urbane, con 24 impianti di depurazione, 308 campionamenti l’anno e più di 4.000 determinazioni analitiche l’anno.
IL “PIANO TARANTO”
Molto importante è stata la realizzazione del “Piano Taranto” è un piano straordinario di assunzioni, necessario ad assicurare le attività di tutela ambientale e sanitaria dello stabilimento Ilva di Taranto, previste dalla Legge n. 151/2016. La Regione Puglia, con la Deliberazione di Giunta n. 1830/2017, ha approvato il reclutamento in Arpa Puglia di 146 unità di Dirigenza e Comparto.
Ad oggi, in attuazione del Piano Taranto, sono state già assunte 67 unità, e oggi hanno sottoscritto il contratto di assunzione a tempo indeterminato ulteriori 19 unità.
Nel corso dell’anno 2020 sono state concluse n. 7 procedure concorsuali:
Collaboratori Tecnici Professionali – Chimici (Cat. D) – posti a concorso n. 27 – Piano Taranto, di cui n. 19 idonei assumibili;
Assistenti Tecnici – Periti Chimici (Cat. C) – posti a concorso n. 9, di cui n. 8 per il Piano Taranto e n. 1 per il Fabbisogno Triennale Ordinario di personale;
Collaboratori Tecnici Professionali – Fisici (Cat. D) – posti a concorso n. 4 – Piano Taranto, con conseguente assunzione dei candidati idonei e vincitori;
Collaboratori Tecnici Professionali – Scienze Naturali (Cat. D) – posti a concorso n. 2 – Piano Taranto, con conseguente assunzione dei candidati idonei e vincitori;
Collaboratori Tecnici Professionali – Geologi (Cat. D) – posti a concorso n. 5 – Piano Taranto, con conseguente assunzione dei candidati idonei e vincitori
Collaboratori Tecnici Professionali – Ingegneri Chimici (Cat. D) – posti a concorso n. 4 – Piano Taranto, con conseguente assunzione dei candidati idonei e vincitori.
Collaboratori Tecnici Professionali – Agronomi (Cat. D) – posti a concorso n. 6 – Piano Taranto.
Redazione