Si è tenuta questa mattina, davanti alla sede dell’Arpal Puglia (Viale Luigi Corigliano, 1 c/o ex CIAPI, 70132 Regione Puglia BA), la conferenza stampa dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia ( Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo) sul caso Arpal e sul ruolo del commissario straordinario, Massimo Cassano.
I consiglieri polemizzano su alcune assunzioni avvenute, a loro dire, in modo discutibile e come “bacino elettorale” per il governatore uscente Michele Emiliano. Gli stessi si sono sono rivolti con una lettera al presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
“Abbiamo scritto una lettera al presidente della Repubblica, appellandoci alla sua figura di garante della democrazia, della pari dignità tra cittadini e del decoro morale ed istituzionale, per chiedere che intervenga. La indirizzeremo anche ai parlamentari, di centrodestra e di centrosinistra, sperando che anche questi si indignino e prendano le distanze da una pratica clientelare che mette in cantina il merito e le capacità di tanti pugliesi che desiderano entrare nel mondo del lavoro mediante concorso pubblico“.
“Troviamo assurdo – continuano i consiglieri – che a capo di questa agenzia vi sia il rappresentante di un partito politico che esprime anche un assessore regionale; un commissario straordinario (con un compenso di oltre 200mila € a carico dei pugliesi) la cui nomina riteniamo sia del tutto illegittima. Altresì assurdo è che con una determina, nel giugno scorso, si sia avviata la procedura per l’assunzione di 236 persone, per 6 mesi, che andranno a coprire posti nella stessa Agenzia. Nell’ultima seduta di consiglio regionale abbiamo chiesto che venissero bloccate le assunzioni fino a rinnovo della legislatura, ma il presidente Michele Emiliano ha ordinato che venisse meno il numero legale, salvando ancora una volta lo straordinario commissario, componente del suo cerchio magico, uno degli “intoccabili”. Ci sorge spontanea una domanda: nell’esercizio delle sue funzioni di PM, Emiliano sarebbe intervenuto per evitare queste cattive pratiche?”
Antonio Carbonara
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