09 FEB – Dalle condotte degli indagati risulterebbero “profili di indubbio allarme sociale” alla luce “del sistematico ricorso all’abuso del diritto, del mercimonio delle pubbliche funzioni piegate a vantaggio personale e privato, delle modalità delle singole condotte” che hanno evidenziato “grande professionalità nel pianificare, organizzare e gestire, a diversi livelli il protocollo antigiuridico monitorato”. Lo scrive il gip del Tribunale di Bari, Anna Perrelli, nell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita oggi dalla Guardia di finanza nei confronti dell’imprenditore edile Antonio Illuzzi e del funzionario della Regione Puglia Antonio Mercurio.
Il Tribunale ha rigettato la misura cautelare nei confronti del terzo indagato, Mario Lerario, già ai domiciliari da fine dicembre 2021 con l’accusa di corruzione. Secondo il gip, le “condotte illecite” sarebbero “connotate da spregiudicatezza, indubbia deriva etica e deontologica da parte del pubblico ufficiale (Mercurio) e dell’operatore economico (Illuzzi) coinvolti, ed alimentate da estrema protervia antigiuridica”. Le indagini condotte dalla Guardia di finanza, e coordinate dalla Procura di Bari, si sono avvalse anche di intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che delle immagini riprese da telecamere di video sorveglianza.
Da una delle comunicazioni fra Illuzzi e Lerario, registrata durante un incontro fra i due il 26 agosto 2021, emergerebbe “che in quel momento vi sia stata la consegna di una somma di denaro pari a 10mila euro e che, in un tempo precedente, sia stata corrisposta un’altra somma di denaro, pari 25mila euro”. ( Ansa).
Redazione