“Valenzano deve tornare alla normalità”. È sempre stato il mio credo. Lo ribadisco ancora più forte oggi, alla luce di quanto sta emergendo in queste ore. E un paese normale, per me, è quello che indirizza la propria azione amministrativa sul rispetto della legalità. Una cosa non gradita in certi ambienti. La ricostruzione del La Gazzetta del Mezzogiorno ha svelato un sistema di potere occulto che si è messo di traverso per ostacolare chi ha voluto dar voce e spazio al volto migliore del paese, sino a far cadere l’amministrazione. Posso metterci la mano sul fuoco: Valenzano è una comunità di persone perbene. Eppure, ancora una volta, la sua immagine è stata offuscata da affari e metodi che poco hanno a che vedere con la democrazia. Come cittadino di Valenzano, ringrazio la magistratura e le Forze dell’ordine per il loro lavoro, nella speranza che possa presto giungere la parola fine ad una storia che Valenzano non merita. Ringrazio inoltre le persone che sono sempre rimaste accanto alla nostra idea di paese. Ai valori sani di una comunità che ha tutto per poter dire “non siamo questo”. Non siamo questo.
Sono queste le parole dell’ex sindaco di Valenzano, Giampiero Romanazzi, il quale commenta gli ultimi arresti di queste ore, tra cui quello della consigliera del comune di Bari, Francesca Ferri, ex consigliera comunale al Comune di Valenzano. Romanazzi è stato da poco sfiduciato e ora è subentrato il commissario Prefettizio, si attendono nuove elezioni. Il procuratore Rossi sul Comune di Valenzano ha riferito:” studiavano il meccanismo per la caduta delle amministrazioni anche con una minoranza di voti. E’ una criminalità organizzata che in qualche modo interferisce sulle modalità democratiche”.
redazione