ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI
la CISL FP Bari denuncia: finita l’onda emotiva tutto resta com’era e non cambia mai nulla!
La storia si ripete.
Ciclicamente si verifica che, nonostante le tante difficoltà e gli eccessivi carichi di lavoro, il personale subisce atti di violenza che destano la momentanea attenzione nell’opinione pubblica e nel giro di tre giorni tutto cade nel dimenticatoio.
Nel Pronto Soccorso sono frequentissimi gli insulti, i comportamenti incivili e le minacce.
Forme neanche tanto velate di aggressioni che a lungo andare si rivelano molto deleterie per la salute psicofisica degli operatori.
Non sarà un caso se si fatica enormemente a trovare medici, infermieri e OSS che vogliano lavorare in Pronto Soccorso.
È dunque fondamentale per la CISL FP Bari-BAT che la questione sicurezza sia affrontata una volta per tutte. Dell’indignazione di facciata quando avvengono le aggressioni non sappiamo cosa farcene.
“È evidente – sottolinea il coordinatore del Dipartimento BAT della CISL FP Bari – che il fenomeno della violenza a danno degli operatori sanitari debba essere affrontato in modo sistemico, creando ambienti idonei alle attività di Pronto Soccorso, potenziando il triage e l’accoglienza, rendendo le sale d’attesa ambienti confortevoli; bisogna potenziare l’organizzazione del lavoro e velocizzare i percorsi clinico diagnostici. La presenza delle forze dell’ordine nel Pronto Soccorso non è un deterrente efficace. Servono investimenti, urge aumentare le risorse umane, invece ancora i tetti di spesa hanno la precedenza sulle persone”.
Non abbiamo bisogno di parole o di visite dei dirigenti durante il turno notte.
Abbiamo bisogno di investimenti.
La politica batta un colpo.
Le istituzioni facciano la loro parte e si apra un tavolo regionale per individuare i rimedi più efficaci.
Il coordinatore del Dipartimento BAT
Giovanni Stellacci