Bach e il «Clavicembalo ben temperato» – Scordari inaugura un ciclo di tre concerti: domenica 27 aprile (ore 20) nella chiesa di San Carlo Borromeo a Bari

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Domenica 27 aprile (ore 20) nella chiesa di San Carlo Borromeo a Bari

Bach e il «Clavicembalo ben temperato»

Scordari inaugura un ciclo di tre concerti
L’evento rientra nella programmazione itinerante dell’N&B Mareterra Festival

È dedicato all’esecuzione integrale del secondo libro del «Clavicembalo ben temperato» di Johann Sebastian Bach il ciclo di tre concerti programmato a Bari dall’N&B Mareterra Festival la cui organizzazione si deve all’associazione Aremu. Il primo appuntamento è in programma domenica 27 aprile, alle ore 20, nella chiesa di San Carlo Borromeo, che collabora alla realizzazione dell’evento con l’associazione ALibertà e il patrocinio della Società Bachiana Italiana. Protagonista sarà Gilberto Scordari, che della manifestazione è direttore artistico. Musicista di fama, formatosi al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli prima di ottenere un master in musica antica alla celebre Schola Cantorum di Basilea, in Svizzera, sotto la guida di Wolfgang Zerer, e il Baccalaureato in Sacra Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica Meridionale di Napoli, Scordari eseguirà all’organo otto preludi e fughe della raccolta (BWV 870, 874, 881, 883, 885, 888, 890, 891), mentre gli altri sedici brani se li divideranno equamente il pianista barese Maurizio Zaccaria e il clavicembalista Sossio Capasso in due diversi concerti, in programma entrambi nella chiesa di San Giacomo, rispettivamente il 25 maggio e il 22 giugno (sempre alle ore 20).

Bach compilò il secondo volume del «Clavicembalo ben temperato» circa vent’anni dopo il primo, risalente al 1722. E rispetto al primo, il secondo venne pensato come volume complementare, per la sua maggiore complessità dei pezzi e le difficoltà tecniche e strutturali di fronte alle quali si trova l’interprete. Tant’è che Ferruccio Busoni considerava il primo libro per i musicisti, il secondo per i compositori.  In ogni caso, ciascun libro contiene 24 coppie di preludi e fughe in tutte le dodici tonalità, maggiori e minori. E il titolo, «Clavicembalo ben temperato», origina dal proposito di Bach di mostrare i vantaggi del «temperamento equabile», vale a dire l’utilizzo di un sistema (poi rimasto in vigore) in cui l’ottava risultasse divisa in dodici semitoni uguali al posto di quello pitagorico per quinte naturali.

Bach scrisse la prima raccolta durante la permanenza a Köthen, mentre la seconda, datata 1742, la concepì negli anni in cui si trovava a Lipsia. Tra l’altro, Bach scrisse il secondo libro nello stesso periodo in cui apparvero molti altri lavori per tastiera, tra cui la seconda e la terza parte del «Clavier-Übung», le «Variazioni Goldberg» del 1741 e la prima versione de «L’arte della Fuga». Ma, soprattutto, come spiega bene Christopher Axworthy, il secondo libro dimostra al pari di questi lavori coevi l’inesauribile inclinazione di Bach per diversi stili musicali.

L’ingresso ai concerti è libero. Info 351.7510571 e mareterrafestival.com.

REDAZIONE

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