Bagarre alla Camera sul tribunale di Bari

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Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede durante una conferenza stampa al Tribunale Civile di Bari, 7 giugno 2018. ANSA/DONATO FASANO

Seduta sospesa stamattina alla Camera dei Deputati durante la discussione del decreto legge, il primo del Governo Lega-5stelle, sull’individuazione della sede per il tribunale di Bari.

 

A seguito della pubblicazione sul quotidiano La RepubblicaBari di un articolo che individua nel proprietario dell’immobile individuato dal Ministero della Giustizia per ospitare il tribunale di Bari l’imprenditore Giuseppe Settanni, considerato vicino ad ambienti della  criminalità organizzata locale, l’opposizione ha chiesto che il Ministro Bonafede, assente dall’aula, intervenisse per chiarire le modalità con cui l’edificio era stato individuato e che spiegasse se fosse a conoscenza delle relazioni tra la società proprietaria dell’immobile e il clan Parisi, relazioni rese note dai giornalisti di La Repubblica.

Vista l’assenza del Ministro, interpretata come mancanza di volontà di chiarire le posizioni del Ministero, dai banchi dell’opposizione si è alzato un coro di “onestà, onestà”, cui il sottosegretario alla Giustizia, il pentastellato Vittorio Ferraresi, ha risposto minacciando ritorsioni legali, dimenticando che l’articolo 68 della Costituzione italiana assicura la non perseguibilità dei membri del Parlamento per le opinioni espresse nell’esercizio delle loro funzioni. A questo punto, il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha dovuto sospendere la seduta, anche a causa di un principio di rissa tra i banchi della destra. Quando la seduta è ripresa, il sottosegretario Ferraresi si è scusato per le sue dichiarazioni. Sono ancora attesi i chiarimenti del Ministro Bonafede che, dopo aver risposto con un post su Facebook, si recherà in aula nel pomeriggio.

Maria Cristina Consiglio

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