“Banksy e gli artisti ribelli rappresentano un ponte tra l’arte e la vita, tra l’individuo e la collettività, che coinvolge, interroga e sfida la società a riflettere sul proprio ruolo e sulla consapevolezza di dover andare oltre la superficie delle cose, di doversi interrogare sul vero significato della pace e sul prezzo dell’innocenza in un mondo segnato dalla brutalità dei conflitti”. Spiegano il Sindaco di Alberobello Francesco De Carlo e l’Assessora alla Cultura Valeria Sabatelli. “La denuncia e l’invito a coltivare la speranza, a ricercare la bellezza e la purezza anche nei contesti più oscuri. Un invito ad attivarsi e a cercare il proprio posto nel mondo, esattamente come accade per noi amministratori nel quotidiano impegno politico, e poi insieme nel cercare di renderlo un luogo migliore”.
Con le sue circa 50 opere, la mostra rappresenta una summa di quella che è l’arte contemporanea oggi, presentando al pubblico i lavori di artisti amatissimi come Banksy, TvBoy, Schifano, ma anche di altri nomi celebri e conosciuti a livello internazionale: da Warhol a Damien Hirst, da Mr Brainwash a Obey, da Takashi Murakami a Liu Bolin, e poi Kaws, Accardi, Petrucci, Rizek.
Tutti protagonisti di un’arte pubblica e sociale che è diventata ormai un linguaggio accessibile, diretto e di denuncia, in cui lo spettatore può immedesimarsi, perché testimone di una realtà che ci appartiene.
“Con Banksy e altre storie di artisti ribelli portiamo ad Alberobello non solo opere iconiche, ma un vero manifesto di come l’arte contemporanea possa essere al contempo accessibile e sovversiva”. Continua il curatore Piernicola Maria Di Iorio. “Questi artisti ci dimostrano che la vera ribellione non sta nell’isolamento dal sistema, ma nella capacità di trasformare la contestazione in un linguaggio visivo che parli a tutti.”
Curata da Piernicola Maria Di Iorio, la mostra racconta storie “controcorrente”, ci parla di vita, di morte, di ingiustizia sociale, di guerre, narrate ora con spirito canzonatorio, ora con maestria lirica o anche con un deciso tono di attacco. Quello che è sicuro è che il messaggio non è mai banale né scontato, scuote le coscienze, indigna, commuove. Hanno creato una rottura con i riferimenti classici del mondo dell’arte e della sua fruizione, rifiutando di entrare a far parte di un sistema chiuso ed escludente. Ironia della sorte, questi artisti ribelli con le loro opere e la narrazione che li identifica, sono diventati molto ricercati e attualmente sempre più centrali nell’interesse del pubblico, di musei e centri d’arte contemporanea.
La mostra, in esclusiva per il Locus Festival 2025, è prodotta e organizzata da Bass Culture e Piuma, con il patrocinio del Comune di Alberobello.
“La collaborazione con il Comune di Alberobello continua con rinnovato impegno, affrontando nuove sfide attraverso progetti culturali di grande valore”, conclude Vincenzo Bellini, amministratore di Bass Culture srl. “La mostra ‘Banksy e altre storie di artisti ribelli’ rappresenta un ulteriore passo in questa direzione e va anche oltre; impone una riflessione profonda, sensibilizzando il pubblico su temi come il consumismo, la guerra e il potere. Lo fa con immagini metaforiche di forte impatto emotivo, come l’opera ‘Bomb Love’, scelta come manifesto della mostra. L’arte deve indurre alla riflessione, spingendo a fermarsi e a porsi domande. Solo così può diventare uno strumento di crescita e consapevolezza per la collettività.”
Alberobello
Casa Alberobello
Largo Martellotta, Alberobello (BA)
Date
15 aprile – 30 settembre 2025
Orari
Martedì – venerdì ore 10 – 13 / 16 – 20
Sabato, domenica e festivi ore 10 – 20
Lunedì chiuso
Biglietti
Biglietti in vendita presso la biglietteria all’ingresso della mostra e sulla piattaforma online Ticket.it