Questa mattina si è svolta la cerimonia di commemorazione del 25° anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, nel giardino “Peppino Impastato”, a Catino, dove è stata deposta una corona presso “L’albero Falcone”.
A seguire, si è svolta la manifestazione “Palermo chiama Puglia” organizzata dal MIUR – Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia in collaborazione con l’associazione “G. Falcone” di Catino e il Comune di Bari, nel corso della quale si sono alternate testimonianze e performance degli studenti delle scuole che hanno aderito alla manifestazione nel segno della legalità.
“L’impegno contro tutte le mafie è un dovere quotidiano – ha dichiarato Vincenzo Brandi durante la deposizione della corona -, essere qui oggi, testimoniare ai bambini una storia di legalità, impegno civile e amore per il nostro Paese, quale è quella di Giovanni Falcone, non significa solo commemorare la scomparsa di 5 servitori dello Stato morti per mano mafiosa. Dopo 25 anni sentiamo ancora di più il dovere di ricordare l’esempio di Falcone con il nostro lavoro quotidiano, con il nostro modo quotidiano di essere cittadini e di insegnare ad essere cittadini, ognuno nel proprio ruolo e con le proprie azioni, a partire da chi ci sta più vicino, i compagni di scuola, gli amici, e dai luoghi a noi prossimi, penso al rispetto per gli spazi pubblici della nostra città. Giovanni Falcone è stato un uomo e un magistrato straordinario, ma le sue battaglie e le idee su cui si sono fondate sono straordinariamente normali e devono ispirare tutti noi nel nostro agire quotidiano. Vorrei ringraziare l’associazione Giovanni Falcone di Catino che ogni anno rinnova questo appuntamento e che custodisce con le sue attività uno dei luoghi più belli del quartiere, presidio e simbolo di straordinarie storie di uomini e donne del nostro Paese”.
Questa mattina altre due corone d’alloro sono state deposte per commemorare le vittime della strage di Capaci: la prima in via Falcone e Borsellino, a Carrassi, e la seconda in via Rocco di Cillo, a Carbonara.
di Antonio Carbonara