L’associazione Impegno ’95 ha presentato questa mattina, a Palazzo di Città, le iniziative e le proposte per la 30a edizione del Premio solidarietà, che sarà organizzato a breve nell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII. All’incontro erano presenti, tra gli altri, l’assessore alle Culture Maselli, i rappresentanti dell’associazione Impegno ’95, Nicola Papagna e Gaetano Balena, il consigliere del presidente della Regione per i rapporti con il Consiglio regionale Giovanni Procacci e Paola Giordano, direttrice di Pediatria generale dell’Ospedale Giovanni XXIII.
“L’associazione – ha spiegato Papagna – intende organizzare spettacoli, convegni, gare sportive, concerti di musica classica per raccogliere fondi che saranno utilizzati per creare un parco giochi e cineforum per i bambini degenti presso l’ospedale Giovanni XXIII: una ipotesi è quella di far donare un euro per ogni ingresso alle partite del campionato di calcio della squadra del Bari”.
“Il lavoro svolto dalla vostra associazione – ha dichiarato l’assessore Maselli – va premiato con il sostegno dell’amministrazione. Un lavoro tanto più importante in quanto rende più accettabile e meno dolorosa la permanenza dei piccoli pazienti in ospedale. Sono ormai tanti anni che la vostra associazione ha intrapreso questo percorso di solidarietà e di vicinanza al mondo dei più piccoli: questo mi fa pensare al fatto che la nostra è una città nella quale è bello vivere, non solo perché capace di esprimere eccellenze artistiche e culturali, ma anche grazie al fondamentale apporto delle attività di solidarietà e di impegno civile dei volontari, che sono l’indice di civiltà di una popolazione”.
“Troppe volte purtroppo – ha osservato il senatore Procacci – iniziative meritorie come questa sono poco conosciute e condivise dalla comunità: si dovrebbe porre maggiore attenzione proprio alla situazione dei più piccoli. In questo senso la Regione Puglia prevede da anni la figura del Garante dei Minori. Attualmente il Giovanni XXIII rappresenta un polo sanitario importante per tutta l’Italia meridionale per molte patologie. Abbiamo approvato, e siamo stati una delle prime regioni italiane a farlo, una legge sulla clownterapia per sottolineare la vicinanza dell’istituzione che rappresento all’infanzia sofferente”.
“Come direttore di una clinica universitaria – ha detto la professoressa Paola Giordano – ho a che fare quotidianamente con patologie rilevanti, malattie rare e croniche, per combattere le quali è necessaria una alta specializzazione, una strumentazione adeguata ma soprattutto medici che, una volta specializzati, possano restare a lavorare nel nostro territorio. Chiedo alle istituzioni di impegnarsi perché siano assunti nel nostro ospedale medici di cui c’è una gravissima carenza di risorse umane, di cui risentiremo ancor di più quando, fra poco, in tanti andranno in pensione”.
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redazione