È stato approvato questa mattina in Consiglio comunale il rendiconto di gestione 2016 elaborato dalla direzione di Ragioneria che attesta i risultati conseguiti dall’amministrazione comunale nel corso dell’anno passato.
A presentarne gli aspetti principali l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo, che ha relazionato al Consiglio illustrando i dati contenuti nel documento contabile, dichiarando quanto segue:
“Nel rendiconto di gestione 2016 si evidenzia una sostanziale continuità rispetto agli anni precedenti. Ho avuto modo di prendere atto delle principali criticità della complessa gestione finanziaria del Comune di Bari (in verità comuni alla stragrande maggioranza delle città italiane) ma anche delle misure intraprese per assicurare in tempi brevi il loro superamento, nonché dei numerosi indicatori di virtuosità che caratterizzano il nostro ente.
Partendo da questi ultimi è evidente come il Comune di Bari sia riuscito, prima di tutto, a rispettare il saldo di finanza pubblica nonostante le rigide regole che caratterizzano questo strumento di contenimento della spesa, introdotto specificatamente per gli enti locali e le Regioni. Il risultato positivo, tutt’altro che scontato, oltre a fornire un contributo ai conti pubblici, ha scongiurato l’applicazione delle pesanti sanzioni previste in caso di mancato rispetto, che avrebbero condizionato non poco la programmazione e gestione del corrente esercizio finanziario 2017.
Sono soddisfatto, inoltre, del fatto che il Comune di Bari, al termine dell’esercizio 2016, abbia ulteriormente ridotto il suo stock di indebitamento. Nei mesi scorsi un articolo apparso sul Sole 24 Ore pubblicava un’analisi sul livello di indebitamento dei Comuni italiani che vede Bari collocarsi al terzo posto nella classifica dei comuni virtuosi dopo Padova e Bologna.
Analizzando i dati 2016, l’incidenza degli interessi passivi sul totale delle entrate correnti, rispetto al limite del 10% fissato dal legislatore, si è attestata all’1,27% circa con conseguente alleggerimento delle spese correnti che è stato possibile destinare direttamente o indirettamente all’erogazione di servizi alla collettività.
Altro elemento di estremo interesse è rappresentato dalla spesa del personale. Quest’ultima, infatti, parametrata alla spesa sostenuta dagli altri Comuni di analoga grandezza, si attesta su un valore davvero contenuto, il che conferma che il personale del Comune è sottoposto a uno sforzo significativo per assicurare il corretto svolgimento delle numerose rispettive attività.
Al termine dell’esercizio, inoltre, sono stati rispettati tutti i vincoli di finanza pubblica introdotti dal legislatore, tesi al contenimento di alcune tipologie di spesa. Tra queste, a parte la spesa del personale, risulta contenuta nei limiti di legge la spesa per consulenze, quella per formazione e indennità di missione, la spesa per autovetture, di rappresentanza e per l’organizzazione di manifestazioni.
Per quanto riguarda il volume di pagamenti per spese d’investimento, nel 2016 è risultato pari a € 41 milioni e 368mila, a dimostrazione della virtuosa inclinazione alla conservazione e valorizzazione del patrimonio pubblico e di una consolidata capacità di programmazione degli interventi in termini di spesa d’investimento. Quest’ultimo aspetto in particolare giova anche all’economia insediata grazie all’immissione di flussi finanziari in ambito locale, un dato da enfatizzare anche alla luce del mancato ricorso da parte dell’ente alla contrazione di mutui.
Infine, sebbene nel 2016 non vi siano stati incrementi tariffari e tributari per espressa previsione normativa, sono state molto consistenti le riduzioni, le esenzioni e le agevolazioni riconosciute ai contribuenti baresi più deboli, nonostante gli ultimi anni siano stati caratterizzati da un’importante riduzione di risorse operate a livello centrale che hanno compresso in maniera significativa le potenzialità di spesa di tutti i Comuni italiani.
Pertanto, credo si possa essere soddisfatti del lavoro svolto, pur nella consapevolezza dei difficili obiettivi da conseguire nel futuro prossimo”.
Di seguito si riportano i principali risultati della gestione finanziaria 2016.
SITUAZIONE DI CASSA
Il saldo di cassa al 31 dicembre 2016 risultante dalle scritture contabili è pari a € 161.316.896,07 con un incremento rispetto a quello registrato al termine del 2015.
RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA
Il risultato della gestione di competenza registra un saldo positivo di circa 63 milioni ed è naturalmente influenzato positivamente dal Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità definitivamente stanziato a Bilancio per € 23.068.732,99 che, non avendo comportato impegni di competenza, è confluito nella parte vincolata del risultato di amministrazione a copertura dell’effettiva esigibilità dei crediti dell’Ente.
RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA COMPLESSIVA
Il risultato complessivo della gestione finanziaria, composto dal Fondo di Cassa al 31 dicembre, più l’ammontare dei residui attivi finali meno l’ammontare dei residui passivi finali, meno il Fondo Pluriennale Vincolato, ammonta a € 303.381.101,57, con un incremento rispetto al 2015 del 10,87%.
Lo stesso è costituito da fondi accantonati, vincolati e destinati il cui totale è pari a € 320.233.420,70, per cui si registra un disavanzo finale di € 16.852.319,13 che rappresenta la quota residua di disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui da ripianare nel corso dei prossimi anni.
Con particolare riferimento alla parte accantonata a Fondo Rischi, si evidenzia che ad ulteriore garanzia dei futuri equilibri, lo stesso risulta sensibilmente incrementato rispetto a quello determinato al termine del 2015, utilizzando sia le economie di spesa 2016 che le ulteriori disponibilità derivanti dall’operazione di riaccertamento ordinario.
OBIETTIVI DI FINANZA PUBBLICA
L’Ente ha rispettato gli obiettivi del saldo di finanza pubblica per l’anno 2016 stabiliti dall’art. 1, comma 709 e seguenti della legge 208/2015, conseguendo un equilibrio finale di poco più di € 50 milioni.
ANALISI DELLE PRINCIPALI ENTRATE
Le entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa sono risultate pari a € 247.723.841,08 con un incremento del 1,67% rispetto al 2015.
In merito all’attività di lotta all’evasione, si evidenzia che, complessivamente, risultano accertati oltre € 10 milioni.
I trasferimenti correnti dello Stato e da altri enti sono stati di € 53.129.096,12, in linea con l’anno precedente.
Le entrate extratributarie accertate nel 2016 sono pari ad € 45.611.258,58 in incremento rispetto al 2015.
ANALISI DELLE PRINCIPALI SPESE
Le spese correnti, pari a € 311.922.658,03, subiscono un incremento rispetto al 2015 del 2,86% in linea con l’incremento registrato per le entrate correnti.
La spesa del personale, comprensiva degli oneri accessori, è pari a € 82.334.834,43 e risulta abbondantemente contenuta nei limiti di legge determinati in misura pari alla media della analoga spesa sostenuta nel triennio 2011-2013.
INDEBITAMENTO
L’Ente ha rispettato il limite di indebitamento definito dall’art. 204 del TUOEL registrando, al termine dell’esercizio, un’incidenza degli interessi passivi sulle entrate correnti pari al 1,27%, rispetto alla misura massima pari al 10%.
Il residuo debito al termine dell’esercizio è di € 95.780.348,68 con una riduzione rispetto al 2015 del 6,68%.
Il debito di finanziamento medio per abitante è di € 292,58.
DEBITI FUORI BILANCIO
I debiti fuori bilancio complessivamente riconosciuti e finanziati nel corso del 2016 ammontano a € 3.401.131,93, in netta diminuzione rispetto al 2015 di circa il 70%.
PARAMETRI DI DEFICITARIETÀ STRUTTURALE
Dai dati risultanti dal rendiconto 2016, l’Ente risulta non aver rispettato soltanto uno dei dieci parametri stabiliti con Decreto del Ministero dell’Interno del 18/02/2013: quello relativo alla consistenza dei residui attivi.
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO
Come anticipato in occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato 2015, il risultato economico presenta un risultato positivo di € 27.364.479,67 per via di un sostanziale incremento dei “Proventi da fondi perequativi”, “Altri ricavi e proventi diversi” e il decremento della componente negativa “Svalutazione Crediti” e “ Altri Accantonamenti”.
Il risultato positivo 2016 viene portato a parziale copertura della perdita 2015, mentre la restante parte della medesima perdita è rinviata agli esercizi successivi al fine di assicurarne la copertura con i ricavi futuri.
CONSISTENZA PATRIMONIALE
Al termine dell’esercizio 2016 l’attivo dello stato patrimoniale presenta una consistenza di € 1.803.195.267,39.
Nel passivo, complessivamente di pari importo, il patrimonio netto è pari a € 1.250.488.531,45.
di Antonio Carbonara